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Maturità 2025, Dante, Manzoni Calvino? Il toto-tema: possibili tracce e anniversari da ricordare

Impazza il toto-tema: dagli anniversari letterari di Dante e Montale ai 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale
Maturità 2025, Dante, Manzoni Calvino? Il toto-tema: possibili tracce e anniversari da ricordare
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Il conto alla rovescia alla Maturità 2025 è iniziato. A pochi giorni dal primo scritto, sulla Rete, tra gli studenti e gli insegnanti è scattato il toto-tema. Quali tracce potranno uscire quest’anno? Intanto, va spiegato che tre sono le tipologie di scelta: l’analisi del testo, il testo argomentativo e quello di attualità. Nel primo caso viene proposto un brano tratto da un’opera di prosa, come un romanzo ad esempio oppure una poesia; il testo viene scelto dalla produzione di uno degli scrittori italiani del programma di quinta superiore. Quello argomentativo presenta un saggio breve partendo da un dossier che contiene più fonti di varia epoca, autore e tipologia. Lo scopo, che pure prevede lo sviluppo e l’affermazione di una tesi, è quello di sviluppare un ragionamento strutturato a partire da tutte le “voci” prese in esame.

L’ultima traccia come cita il regolamento del ministero dell’Istruzione e del merito è la “trattazione di un tema su un argomento di ordine generale, attinto al corrente dibattito culturale, per il quale possono essere fornite indicazioni di svolgimento”. Una regola d’oro per ipotizzare gli argomenti scelti è quella di tener conto che la selezione definitiva delle tracce è stata completata a marzo 2025 perciò esclude automaticamente i temi emersi negli ultimi mesi. Per esempio è improbabile che si proponga l’elezione del nuovo Papa.

La selezione dei temi – Altra considerazione rilevante: la selezione dei temi non è fatta dal ministro, ma da una commissione composta da docenti, accademici e ispettore incaricati dal ministero. È evidente che nessuno di loro – comunque – proporrà mai una traccia poco “simpatica” all’inquilino di viale Trastevere di turno. Infine, è buona prassi guardare alle scelte fatte negli ultimi anni. È raro che venga proposto un autore degli anni precedenti. A tal proposito “Il Fatto Quotidiano.it” ha analizzato le tracce dal 2022 ad oggi (prima del 2022 causa Covid l’esame era stato svolto ne 2019).

Ecco una sintesi. Nel 2024 spuntarono Ungaretti, Pirandello, Giorgio Parisi, Elena Ferrante, la Costituzione e l’ambiente; una riflessione sul silenzio. Nel 2023: Moravia, Quasimodo, Piero Angela, Oriana Fallaci, legalità e Costituzione, l’intelligenza artificiale e una riflessione sul potere dell’arte e della musica. Nel 2022: Pascoli, Liliana Segre; Verga, Oliver Sacks, Carlo Rovelli, Giorgio Parisi.

Le ipotesi – Ma vediamo punto per punto le ipotesi sul tavolo per quest’anno. Per la prima tipologia c’è chi sta tenendo d’occhio gli anniversari. Nel 2025 ricorrono i 760 anni dalla morte di Dante e il Sommo Poeta non esce tra le tracce dal 2007. Sono anche i 650 anni dalla morte di Boccaccio. E sono pure i 240 anni dalla nascita di Alessandro Manzoni. Tra gli anniversari più recenti troviamo anche i nomi di Italo Calvino, Leonardo Sciascia e Giorgio Bassani, morti rispettivamente 40, 35 e 25 anni fa (ma i loro testi sono apparsi alla maturità già nel 2019 per quanto riguarda Sciascia e nel 2018 per Bassani). Tra i nomi favoriti ci sono anche Italo Svevo (assente dal 2009) e Primo Levi, legato ai temi della guerra. È anche il cinquantenario della morte di Pier Paolo Pasolini, ma pochi scommettono su di lui.

Per quanto riguarda la poesia, molti sono convinti che potrebbe essere l’anno di Eugenio Montale, che 100 anni fa – cioè nel 1925 – pubblicava una delle raccolte di poesie più note nella storia della letteratura italiana, “Ossi di Seppia”. Se il ministero puntasse sugli stranieri allora in campo ci sono George Orwell ma anche Jane Austen, Charles Dickens e Oscar Wilde.

Seconda e terza tipologia – Per la seconda tipologia tra le ricorrenze storiche spiccano gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con riferimenti alla Liberazione dal Nazifascismo ma anche il muro di Berlino tanto caro al ministro Valditara tanto da averci fatto una circolare all’inizio del suo mandato. Non ci si può nemmeno scordare del 70esimo anniversario dalla morte di Albert Einstein.

Per la terza tipologia, invece, potrebbero spuntare argomenti sulla guerra in generale; sulla violenza sulle donne; la tutela dell’ambiente e delle persone. Da segnalare anche i 100 anni della fondazione dell’Istituto Treccani fondato nel 1925 sotto la direzione di Giovanni Gentile: l’Istituto ha dato vita alla celebre Enciclopedia Italiana, punto di riferimento per la cultura italiana. Infine può essere utile tenere in considerazione i temi più citati negli ultimi mesi dal ministro Valditara: i valori occidentali e le radici classiche; il rispetto, la responsabilità e la legalità; lavoro-scuola impresa; la tecnologia e l’intelligenza artificiale e infine la critica al relativismo.

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