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Simulazione di guerra in Brianza: polemiche per il “gioco” con base logistica la palestra di una scuola

Si chiama Italian Raid Commando ed è una competizione internazionale alla 37esima edizione. Protestano l'osservatorio sulla militarizzazione delle scuole e il gruppo "Monza per la pace". E gli organizzatori tolgono il programma dal sito
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È scontro sulle prove di guerra che andranno in scena nel fine settimana (23-24 maggio) in Brianza. Da venerdì a sabato, il territorio di Monza, Brianza e Lecco sarà invaso dall’Italian Raid Commando, la competizione internazionale per militari organizzata dall’Unione italiana ufficiali in congedo d’Italia (Unuci). Per far “giocare” al conflitto 41 pattuglie composte da quattro partecipanti ciascuna, che si sfideranno in un percorso di 35 chilometri con dislivelli importanti in media di seicento metri su terreno naturale, per un totale di circa 32 ore di gara (con quindici prove tecniche) sarà coinvolta anche la palestra della scuola secondaria di primo grado “Benedetto da Briosco” che farà da base logistica.

L’evento, giunto alla 37esima edizione, richiamerà militari anche da Germania, Lettonia, Lituania, Olanda, Svizzera e naturalmente dal nostro Paese. Una manifestazione che ha attirato da subito l’attenzione dei pacifisti pronti a presidi, flash mob e proteste. I primi a farsi sentire sono proprio quelli dell’Osservatorio sulla militarizzazione delle scuole: “La base logistica sarà ancora Briosco e, come nel 2024, sarà la scuola secondaria di primo grado “Benedetto da Briosco”. Tra l’altro, continuano, “le truppe arriveranno la sera di giovedì 22 maggio”. “Ci chiediamo se i genitori, gli alunni e i docenti siano stati informati e se sia stato richiesto il loro parere sulla decisione” di ospitare l’iniziativa. E non solo: “I luoghi di esercitazione “continuativa”, diurna e notturna, con modulo a fuoco, sul terreno, con nemico rappresentato da attivatori» sono indicati nelle propaggini a sud delle Prealpi Lecchesi, colline moreniche a nord della città di Monza, nel Parco della Valle del Lambro e nell’area di Colle Brianza, a sud di Lecco, a est della SS36, a ovest del fiume Adda, ossia luoghi piacevolmente frequentati nella bella stagione per passeggiate, giri in bicicletta e scampagnate”.

E se in un primo momento si era parlato di scuole chiuse, a smentire l’Osservatorio è la dirigente scolastica dell’Istituto A.Sassi di Renate Mariagrazia Pino che a ilfattoquotidiano.it ha dichiarato: “Le lezioni non saranno assolutamente sospese. La scuola non ha organizzato proprio nulla per questo evento. Ho comunicato anche ai genitori che tutto funzionerà regolarmente. Il municipio mi ha chiesto l’autorizzazione ad avere la palestra che è di loro proprietà e l’ho concessa anche perché non crea problemi al nostro calendario”.

La competizione inizierà il 23 maggio alle 9 a Erba: le pattuglie faranno prove di tiro con armi da fuoco leggere presso il poligono Invictus al termine partiranno da Briosco per il percorso concordato marciando per tutta la notte utilizzando sentieri campestri e di montagna. Durante il percorso si fermeranno a svolgere le prove previste in appositi spazi attrezzati.

Faranno tappa a Valgreghentino con conclusione delle prove a Olgiate Molgora nel tardo pomeriggio di sabato. La sera, poi, è prevista una cena di gala a Monza nella suggestiva cornice della Villa Reale. La domenica mattina, infine, la parata per le vie del centro con la conclusione della cerimonia in Villa Reale. Un’iniziativa contestata dal comitato “Monza per la pace” che in una nota ha esplicitato la sua posizione: “Suscitano il nostro sdegno le attività realizzate con il coinvolgimento della cittadinanza e delle scuole di ogni ordine e grado, le sponsorizzazioni delle industrie d’armi e le cerimonie pubbliche volte a diffondere una propaganda bellica che offende il sentimento di profondo cordoglio che noi cittadine e cittadini condividiamo in relazione ai massacri di civili inermi in Palestina e Medio Oriente, in Ucraina, in Sudan e in tutti i conflitti in corso nel mondo e la violenza militare sulle frontiere di terra e di mare del nostro paese”.

Parole amare che sono state pronunciate da tante associazioni: “La “guerra per gioco” e la guerra esibita, con nemici rappresentati e marce di militari nelle strade e sui sentieri del nostro territorio, con esercitazioni armate e impiego di veicoli anche pesanti (come abbiamo visto riportato dalla stampa lo scorso anno a Briosco), l’occupazione di scuole per la logistica (come avverrà a Briosco da giovedì 22/05), il coinvolgimento di studenti e giovani nelle cerimonie (come accadrà a Monza), ha sempre di più il sapore amaro di una guerra che è invece reale e sempre più vicina, e che alcuni vorrebbero già instillare nella mente delle persone come un evento inevitabile”.

Proprio il coinvolgimento degli studenti ha creato numerosi malumori. Ma, interpellato da ilfattoquotidiano.it, il maggiore Elio Pedica, responsabile dell’evento, ha negato che siano stati mai previsti: “E’ falso che saranno coinvolti gli studenti. Noi assolutamente non abbiamo scritto ad alcuna scuola. La nostra iniziativa è indipendente da tutto”

E intanto a Monza la situazione si fa calda: da una parte si annunciano iniziative con una mobilitazione che verrà pubblicata sulla pagina Instagram di “Monza per la pace” dall’altra l’Unuci ha cancellato sul proprio sito il programma: “Non è disponibile alcun riassunto in quanto si tratta di un articolo protetto”.

Per la senatrice M5s Barbara Floridia, “è come vivere in un film distopico, dove la scuola pubblica viene trasformata in un’estensione dei poligoni militari, e dove iniziative come questa si inseriscono in una strategia inquietante di abituazione dei giovani alla guerra. Chiediamo con forza: è questa la scuola che immagina il ministro Valditara? Coinvolgere degli adolescenti in un evento militare rientra nella sua ‘rivoluzione culturalè? Si ricorda di essere ancora Ministro dell’Istruzione e non della Guerra? Presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere conto di questa scelta assurda”.

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