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Trump, dopo Fogel “un altro americano sarà rilasciato oggi”. La promessa del tycoon alla madre dell’insegnante liberato

L'incontro con Malphine Fogel, 95enne madre di Marc, è avvenuto prima del comizio in Pennsylvania. Lì il futuro presidente ha promesso di “tirarlo fuori”
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Un altro detenuto americano sarà rilasciato mercoledì, ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ricevendo alla Casa Bianca Marc Fogel, l’insegnante americano rilasciato dalla Russia martedì e riportato a casa su un volo charter dall’inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff martedì sera. Trump ha descritto l’accordo con la Russia “molto equo e molto ragionevole” e ha aggiunto “domani verrà rilasciato qualcun altro”, senza dare però ulteriori dettagli. L’insegnante appena liberato ha elogiato il presidente russo Vladimir Putin parlando di “uno statista molto generoso nel concedermi la grazia”.

Fogel, 63 anni, era detenuto dal 2021 in una prigione della capitale russa per una condanna a 14 anni di detenzione per traffico di droga: ad agosto 2021 è stato fermato con la moglie all’aeroporto di Sheremetyevo al suo arrivo da New York, la polizia ha trovato nella sua valigia un quantitativo di marijuana e olio di cannabis. Fogel all’epoca lavorava nella scuola anglo-americana a Mosca, era stato dipendente dell’ambasciata statunitense ma da qualche mese non aveva più il passaporto diplomatico. A dicembre il suo appello era stato rifiutato dalla corte, che ha confermato la condanna in un carcere di massima sicurezza.

La “buona volontà” e lo sfondo del negoziato sulla guerra in Ucraina – Nel comunicato con cui ha annunciato il rilascio, il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz, ha scritto di “uno scambio” negoziato con Mosca, senza spiegare cosa sia stato dato in cambio alla Russia, ma ha definito lo sviluppo “un segnale di buona volontà. Un segno che ci stiamo muovendo nella giusta direzione per porre fine alla brutale e terribile guerra in Ucraina”.

Martedì, prima di ricevere Fogel e dopo aver fatto trapelare la notizia di una telefonata con Putin, Trump aveva detto ai giornalisti: “Siamo stati trattati molto bene dalla Russia, in realtà. Spero che questo sia l’inizio di una relazione che ci permetta di porre fine alla guerra”. Alla domanda se gli Stati Uniti avessero rinunciato a qualcosa in cambio, Trump ha risposto “non molto”, ma non ha approfondito. “È un bene per noi riuscire a comunicare con la Russia, è un segno positivo, è un piccolo passo avanti”, ha chiosato il segretario di stato Marco Rubio: “Il presidente ha fatto del riportare a casa gli americani la sua priorità”.

“Promessa mantenuta”: il rapporto con la madre di Fogel – Dopo il rilascio del prigioniero statunitense, che era stato inserito nella lista dei cittadini da scambiare con Mosca sotto la precedente amministrazione Biden, Trump ha scritto su X: “Promessa mantenuta”. Il Wall Street Journal ha ricordato che la madre di Marc Fogel, Malphine Fogel di 95 anni, aveva portato il caso del figlio all’attenzione del tycoon durante la campagna elettorale. Per causalità, l’incontro tra l’allora candidato repubblicano e la madre dell’insegnante detenuto è avvenuto a Butler, in Pennsylvania, solo pochi minuti prima che Trump salisse sul palco e sfuggisse per miracolo a un attentato.

Abbracciata a Trump, Malphine Fogel ha raccontato al futuro presidente il calvario del figlio, le sue difficoltà a far sì che l’amministrazione Biden desse priorità al suo caso e i suoi timori per la sua salute. Mostrando un pollice in su davanti, Trump le ha promesso di “tirarlo fuori”, e poi l’ha invitata nella sezione vip del palco per assistere al suo discorso.

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