La Lega vuole smantellare l’Ispra per liberalizzare la caccia, M5s blocca la proposta di legge con 9mila emendamenti

È il sogno della lobby dei cacciatori: silenziare l’Ispra per avere mano libera nella gestione (leggi: per cacciare con meno vincoli) della fauna selvatica. Di nuovo la Lega – e di nuovo il deputato Francesco Bruzzone, dopo il tentativo fallito dell’anno scorso di modificare la 157/92 – ha provato il blitz in commissione Agricoltura per smantellare l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel mirino del governo di Giorgia Meloni e della maggioranza che lo sostiene dalla fine del 2022. Ma anche questa volta la proposta di legge del Carroccio è stata bloccata dall’ostruzionismo del Movimento 5 stelle (e in misura minore dei Verdi) che ha depositato 9mila emendamenti. Risultato: la discussione della pdl è stata rimandata a tempo indefinito.
“Abbiamo fermato le folli politiche della Lega e di tutta la destra sulla caccia” hanno detto i deputati Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi e Sergio Costa del M5s. “Già nel 2024 volevano una pressoché totale deregolamentazione dell’attività venatoria, una sorta di Far West, e li abbiamo fermati. Ora, sulla nuova proposta di superamento di Ispra abbiamo riportato una grande vittoria“. L’obiettivo della Lega era – è, visto che non è da escludere che ci riprovino, magari a livello ministeriale, quando Francesco Lollobrigida metterà mano, come promesso, alla 157/92 – l’obiettivo era quello di sottrarre a Ispra la tutela della fauna selvatica, affidandola (si fa per dire) a un nuovo organismo in capo proprio al ministero dell’Agricoltura. “Lo scopo – spiegano i 5 stelle – era di poter contare su pareri molto meno tecnici e scientifici rispetto a quelli di Ispra, ma più politici e attenti alle esigenze del mondo venatorio”. In sintesi, non dover più rispettare le indicazioni di Ispra quando si tratta di mettere un freno ai desideri delle associazioni venatorie e alle politiche delle Regioni, che ogni anno emanano i calendari venatori. “La nostra ferma opposizione, la mobilitazione delle associazioni ambientaliste e animaliste, lo sconcerto creato nella società civile dalle iniziative legislative leghiste che vorrebbero dare libertà alle doppiette di sparare quando e come vogliono e indebolire l’Ispra, ha portato, per ora, allo stop delle pdl Bruzzone” ha detto la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella. “Ovviamente non ci fidiamo, e la nostra vigilanza contro manomissioni legislative indotte dalle lobby venatorie e delle armi rimarrà molto alta”
Nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste e animaliste (Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf) avevano inviato una richiesta alla commissione Agricoltura della Camera proprio per essere audite in merito “all’ennesima proposta normativa contro la scienza e la fauna” che “mira a sostituire, nelle competenze sulla fauna selvatica, l’Ispra con un ‘Istituto di Gestione Faunistica’, che dovrebbe fornire pareri sui calendari venatori e sulle politiche di tutela della biodiversità. Un ulteriore, gravissimo attacco alla scienza per favorire la lobby venatoria”. L’Ispra, insieme alle associazioni che impugnano i calendari venatori di fronte ai giudici amministrativi, è da tempo considerato scomodo dai cacciatori e dai partiti che ne curano gli interessi. “La ragione – continuano le associazioni – è che fornisce pareri sgraditi ad associazioni venatorie e armieri sui calendari venatori. È vergognoso che, mentre in materia di caccia ci troviamo in una fase di forte contenzioso con la Commissione Ue – con due procedure Pilot già tradotte in una procedura di infrazione – anziché impegnarsi per una soluzione, la risposta sia cancellare l’Ispra, il cui lavoro scientifico è stato ampiamente riconosciuto a livello internazionale”.
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