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Emis Killa si difende: “C’ero alla colluttazione allo stadio, ma non ne faccio parte, ero diversi metri indietro. Non ho mai mollato manco uno schiaffo”

Il rapper è stato intercettato dall'inviato di Massimo Giletti e non si è sottratto

di F. Q.
Emis Killa si difende: “C’ero alla colluttazione allo stadio, ma non ne faccio parte, ero diversi metri indietro. Non ho mai mollato manco uno schiaffo”

Emis Killa, come ha riportato il Corriere della sera, sarebbe stato “iscritto nel registro degli indagati dell’inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato all’emissione di 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano”. Su Emis Killa pende un Daspo del questore di Milano, Bruno Megale, che gli interdice le manifestazioni sportive per una durata di tre anni. In seguito a queste notizie il rapper ha deciso di ritirarsi dalla gara del Festival di Sanremo 2025 e ha pubblicato questa notte il brano “Demoni”.

Il brano, scritto dallo stesso Emis Killa e composto insieme a Federica Abbate, Mattia Cerri e Nicola Lazzarin, in arte Cripo, che ne ha curato anche la produzione, racconta la relazione sentimentale tra due persone, in particolare in una delle prime notti d’amore, quando è ancora tutto da scoprire, tra dubbi, chimica, passione. “Non sempre l’amore salva dai propri demoni e spesso, dopo la storia di una notte, si torna a casa con le stesse inquietudini di prima”.

Dunque Emis Killa è stato intercettato da Enrico Lupi, l’inviato del programma “Lo Stato delle Cose” di Massimo Giletti, dopo aver annunciato il suo ritiro. “Dispiaciuto? Chiaramente avrei preferito andare al Festival di Sanremo”, ha esordito il cantante.

Il rapper ha risposto anche alla domanda sulle frequentazioni di personaggi del tifo milanese che potrebbero averlo danneggiato: “No, io con loro ho sempre condiviso l’amicizia e basta“.

Ma anche gli affari? “No, io al momento sono soltanto indagato”. La barberia? “Che c’è di male signori? La barberia è una roba lecita, voglio dire. Non ho fatto niente di strano”. Nelle indagini si parla di personalità pericolosa: “Loro contestano questa pericolosità, perché io ero presente nel momento in cui c’è stata una colluttazione allo stadio. Io non faccio parte di questa colluttazione, sono diversi metri indietro. Quindi la pericolosità dove sta? Io non ho mai mollato manco uno schiaffo allo stadio, capisce? Questo è tutto quello che posso dire“.

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