Il primo a raccontare l’episodio è stato il premier albanese Edi Rama: “Sui media albanesi – ha detto parlando alla Stampa – non si parlava d’altro che di un gruppo di italiani scappati da un ristorante a Berat senza pagare. Il proprietario ha minimizzato. Quando l’ho raccontato a Giorgia (Meloni, ndr), tutti ridevano. Lei ha fatto il muso e ha ordinato all’ambasciatore: vada a pagare il conto di questi imbecilli, per favore, e faccia un comunicato! L’Italia non può perdere il rispetto così”. La storia – avvenuta durante i giorni di vacanza della presidente del Consiglio in Albania – è stata confermata oggi, con il comunicato “ordinato” dalla premier, dall’ambasciata italiana a Tirana. Il conto degli scrocconi, più precisamente, ammontava a 8.451 lek, cioè a circa 80 euro. “Su indicazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – si legge nella nota – abbiamo provveduto a saldare il conto lasciato non pagato da un gruppo di turisti italiani presso un ristorante della città di Berat”. Una comunicazione un po’ surreale, con tanto di considerazione densa di orgoglio nazionale: “Gli italiani – scrive ancora l’ambasciata – rispettano le regole e saldano i propri debiti e ci auguriamo che episodi di questo genere non si ripetano“.

C’era tutto e anche di più in questa nota ufficiale, ma non il dettaglio fondamentale: questa cena chi l’ha pagata? Chi ha lavato l’onta nazionale? L’ambasciata e quindi i cittadini che, quota parte per quanto minima, contribuiscono al budget dell’ufficio diplomatico? Oppure l’ambasciatore, di tasca sua, e quindi saremmo andati poco lontano? Da qui una serie di critiche – social e non – delle opposizioni e non solo. Tutte suonavano più o meno così: “Se Giorgia voleva fare la paladina dell’italianità ci è riuscita benissimo: fai come ti pare, tanto paga Pantalone” (questo dice per esempio Riccardo Magi, di +Europa). Altri hanno ironizzato così: “Quindi vado a cena, lascio il buffo e paga Meloni. Poi vado in discoteca, ne bevo cinque o sei e poi il taxi me lo paga Salvini. Per preservativi e sigarette a chi devo chiedere?” (in questo caso è l’eurodeputato del Pd Daniele Viotti).

Alla fine l’ambasciata italiana – mentre la polemica montava – ha dovuto affrettarsi a precisare che il pagamento al ristorante “è stato liquidato con fondi personali della Presidente Meloni per il tramite dell’Ambasciata, che si è limitata ad effettuare materialmente il versamento”. In sostanza Palazzo Chigi – che è la fonte di reddito della capa del governo, per definizione – avrebbe allungato questi 80 euro all’ambasciata perché facesse da money transfer. Resta il dubbio se la decisione di pagare i debiti dei quattro di Berat possa incentivare l’emulazione di altri scrocconi italiani in giro per il mondo. Perché Meloni dovrebbe intervenire per saldare conti non pagati da nostri connazionali solo in Albania e non anche in altri Paesi? Tutto pur di salvare l’italico onore. Basta che paghi l’ambasciata (coi soldi di Palazzo Chigi).

Questo articolo è stato aggiornato dopo le precisazioni dell’ambasciata italiana a Tirana

***

Nella foto in alto | Un fermo immagine del video dei turisti in fuga dal ristorante. A fianco Edi Rama con Giorgia Meloni

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

I nuovi Re di Roma

di Il Fatto Quotidiano 6.50€ Acquista
Articolo Precedente

Salario minimo, Bonelli: “La destra opponendosi fa la guerra ai poveri e non alla povertà” – Video

next