Moda e Stile

Gucci, se ne va il Ceo Marco Bizzarri. Pinault: “Ci mettiamo sulla via del successo”. Il titolo vola in Borsa, ecco chi prenderà il suo posto

Cosa succederà ora e, soprattutto, quale nuovo corso si apre per la casa di moda fiorentina, marchio ammiraglio del gruppo Kering, staremo a vederlo. Una prima risposta è arrivata intanto dai mercati: questa mattina in apertura di Borsa il titolo vola in rialzo del 6,7%

di Ilaria Mauri

“Si va avanti: gli uomini passano, i brand restano”. Così diceva Marco Bizzarri solo una manciata di mesi fa, commentando l’addio di Alessandro Michele. E le sue parole suonano oggi quanto mai attuali. Nella serata di martedì 18 luglio, a sorpresa ma non troppo, è arrivato infatti l’annuncio che Bizzarri, presidente e amministratore delegato di Gucci dal 2015, nonché membro del Comitato Esecutivo di Kering dal 2012, lascerà l’azienda a partire dal 23 settembre 2023. Un ribaltone in piena regola, che scuote il mondo della moda e spiazza gli addetti ai lavori reduci da lunghi mesi di sfilate in giro per il mondo.

“Voglio ringraziare Marco per il suo spettacolare contributo al successo di Gucci e di Kering, e gli auguro il meglio per i suoi impegni futuri”, le parole con cui François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering, ha ufficializzato la notizia. Aggiungendo poi: “Sono certo che i cambiamenti che annunciamo oggi posizioneranno Kering sulla strada del successo e di una crescita profittevole nel lungo termine”. Figura chiave del Kering leadership Group da 18 anni, Marco Bizzarri ha concepito e guidato la straordinaria strategia di crescita di Gucci dal 2015 (in tandem con l’allora direttore creativo Alessandro Michele), quando vi approdò dopo una serie di precedenti incarichi presso altre realtà del gruppo Kering. Sotto la guida del duo delle meraviglie Bizzarri-Michele, Gucci è stato protagonista di un rilancio a tutto tondo, grazie a un’estetica cross-gendered e a una nuova strategia che hanno trasformato il brand nella ‘gallina dalle uova d’oro’ di Kering.

Adesso, sarà Jean-François Palus, attualmente direttore generale del Gruppo Kering, a trasferirsi a Milano e assumere le redini in qualità di presidente e amministratore delegato di Gucci per un periodo transitorio: “Avrà il compito di rafforzare i team e le operazioni di Gucci, mentre la maison ricostruisce la sua autorevolezza e momentum, definendone la leadership e organizzazione del futuro”, fa sapere il colosso del lusso. “Gucci è ovviamente la nostra priorità perché è la nostra più grande risorsa” sebbene “non abbia realizzato ultimamente le migliori performance”, aveva detto lo stesso Pinault nei mesi scorsi presentando i risultati annuali per il 2022 e dicendosi “determinato” a rimettere Gucci “sui binari”.

Un cambio di carte in tavola che arriva alla vigilia del debutto del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno alla Settimana della Moda milanese di settembre, scelto proprio da Bizzarri come successore di Michele (anch’egli una sua visionaria intuizione per dare una sterzata al brand dopo l’era di Frida Giannini). Nella riorganizzazione interna del gruppo, che prevede anche una promozione di peso per Francesca Bellettini, una delle donne più potenti della Moda, presidente e amministratore delegato di Yves Saint Laurent dal 2013, nominata responsabile della guida di tutte maison del gruppo, l’uscita di Bizzarri appare tuttavia inverosimile per gli addetti ai lavori, soprattutto alla luce dei risultati messi a segno dal manager negli ultimi 8 anni. Con Bizzarri al timone di Gucci, la griffe ha raggiunto livelli di fatturato da record, toccando quota 10 miliardi. Manager apprezzato in tutto il mondo, un passato come ceo di Stella McCartney e Bottega Veneta, grazie alla sua visione strategica Bizzarri ha rappresentato un unicum nel sistema della moda.

Cosa succederà ora e, soprattutto, quale nuovo corso si apre per la casa di moda fiorentina, marchio ammiraglio del colosso del lusso francese, staremo a vederlo. Una prima risposta è arrivata intanto dai mercati: questa mattina in apertura di Borsa il titolo, quotato a Parigi, vola in rialzo del 6,7 per cento. Il rimpasto ai vertici della controllata, secondo gli analisti, aumenta l’appeal sul titolo. Per Citi si “rafforza il processo decisionale, la governance e la successione, mostrando allo stesso tempo un’ulteriore determinazione a trasformare Gucci”. E se ora, in preda all’entusiasmo, in Borsa si scatenano gli acquisti con volumi, secondo un calcolo di Bloomberg, nove volte superiori alla media giornaliera delle ultime tre settimane, la vera resa dei conti sarà a settembre, quando (dopo quasi un anno di stallo per il brand) al giovane de Sarno spetterà l’arduo compito di dare un imprinting a questo nuovo capitolo della storia di Gucci, affinché resti tra i leader indiscussi del sistema moda non solo per il suo fatturato ma, soprattutto, per le sue creazioni.

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