Cultura

“E pensare che c’era Giorgio Gaber”: il libro del giornalista Andrea Scanzi vincitore del Premio Casentino 2023

Si tratta di uno tra i riconoscimenti letterari più famosi e antichi del nostro Paese: è stato fondato da Carlo Emilio Gadda negli anni Quaranta

di Francesca Febbraro

Andrea Scanzi colpisce ancora. Dopo essersi aggiudicato il premio Cristina Campo, il Premio Voci – Città di Roma, il Giglio Blu di Firenze, il terzo posto nel concorso letterario I Murazzi, il premio Mino De Blasio e il Premio Samnium (come migliore opera e miglior saggio), il libro dello scrittore e giornalista aretino E pensare che c’era Giorgio Gaber ha conquistato anche il secondo posto nella Sezione Saggistica del Premio Casentino 2023.

Un riconoscimento importante, che la penna del Fatto Quotidiano aveva già vinto nel 2015, con il Premio d’onore nella sezione Giornalismo, e poi con il libro Renzusconi nel 2018: il Premio Casentino, istituito da Carlo Emilio Gadda nei lontani anni Quaranta, è infatti uno dei premi letterari italiani più antichi e prestigiosi, e ogni anno viene assegnato a opere edite e inedite di narrativa, saggistica e poesia. Il riconoscimento rende omaggio anche alle personalità di spicco del panorama culturale italiano, con i Premi d’onore Casentino per la poesia, la narrativa, la saggistica, il giornalismo, l’economia e la medicina.

Il volume E pensare che c’era Giorgio Gaber è un saggio monografico dedicato all’artista scomparso nel 2003, un atto d’amore scritto da un vero “gaberiano” (come lo stesso Scanzi si definisce nelle prime pagine del libro). Il giornalista, che racconta il cantautore a teatro da ormai dodici anni, ha voluto dedicare l’ennesimo tributo a quello che per lui non è solo un “mito” della musica italiana, ma anche un grande amico (è Scanzi stesso a raccontarci che Gaber sarebbe stato il correlatore della sua tesi di laurea, se non fosse stato per la malattia che lo ha portato via decisamente troppo presto), di cui lo scrittore ha narrato nel libro la dimensione artistica e umana.

Nella prima parte del volume troviamo l’intero testo – in versione estesa ed arricchita- dell’omonimo spettacolo dedicato al signor G e messo in scena da Scanzi nei teatri, mentre la seconda parte dà spazio ad una raccolta di pensieri che diversi intellettuali e personalità celebri, che hanno “respirato” l’artista, hanno voluto dedicargli per l’occasione: per citarne alcuni, Baglioni, Cremonini, Fossati, Guccini, Luporini, Vecchioni (e tanti altri).

La cerimonia di premiazione del Premio Casentino 2023 è prevista il 23 luglio nell’Abbazia di San Fedele, a Poppi, in provincia di Arezzo. Sul podio nella sezione Saggistica insieme al giornalista, al primo posto Sara Lucaroni (ironia della sorte, attuale compagna di Scanzi) con Sempre Lui-Perché Mussolini non muore mai, e al terzo Isabella Pugliese, con il volume Poeta e Ribelle – Gian Pietro Lucini teorico e critico della letteratura. Andrea Scanzi è adesso alle prese con la Gaberiana, un festival – interamente gratuito – di 4 date a Firenze, dedicato proprio a Giorgio Gaber, e ha appena pubblicato un nuovo libro dedicato ad un altro gigante della musica italiana: Lucio Battisti, Il genio invisibile.

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