Michele Santoro, Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica all’Università La Sapienza di Roma e Cristian Romaniello, ex onorevole e associato a “Servizio Pubblico“, hanno lanciato questa mattina un appello rivolto alla società civile, ai cittadini, ma anche a diverse forze politiche, per chiedere la pace immediata nel conflitto russo ucraino. Accanto all’appello, hanno presentato anche la staffetta per la pace, una manifestazione itinerante che si terrà il prossimo 7 maggio da Aosta a Lampedusa.
“La piccola marcia è suddivisa in diverse basi – spiega Cristian Romaniello – questi punti si trovano su tutto il territorio nazionale. Le persone porteranno contemporaneamente una fiaccola da una base a un’altra e copriremo così tutto il percorso in circa un’ora”.
Tra i leader politici a cui è stato rivolto l’appello, spiega Santoro, non sono presenti quelli del Partito democratico, a partire dalla segretaria Elly Schlein: “Non lo abbiamo fatto per una forma di ostilità, ma per rispetto delle loro posizioni, che noi però riteniamo sbagliate. Secondo noi – continua il giornalista – non hanno compreso la portata epocale di questo scontro e che dal nostro punto di vista ridisegna completamente il mondo.”
Al termine della conferenza stampa, Santoro risponde alle domande dei cronisti che gli chiedevano se queste azioni porteranno alla formazione di un nuovo soggetto politico: “Costituire una forza vuol dire costituire un partito? Secondo me no. Se Conte e Schlein prenderanno la decisione di guidare l’opinione pubblica contraria alle attività co-belligeranti, non ci sarà bisogno di un nuovo partito della Pace.”
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