Elly Schlein mi sta convincendo, ma il problema è quali sono i passi da fare adesso. Se vedo che il partito prende la pista giusta su alcune cose, allora io ci sono senz’altro e prendo la tessera del Pd ma naturalmente da militante. Quando uno ne ha fatte di tutte le razze nella vita e non ha nessuna ambizione, amerebbe semmai essere coinvolto su determinati temi per suggerire soluzioni, tutto qua”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Non stop news, su Rtl 102.5, dall’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani che spiega i tre punti fondamentali che Elly Schlein dovrà tener presente per il rilancio del partito: “Innanzitutto, voglio essere sicuro che l’allargamento continui, perché è arrivata nel Pd gente fresca e nuova, ma ce n’è ancora tantissima ancora che è fuori dal partito. Quindi, ci vuole subito un meccanismo che rilanci l’apertura del Pd. In secondo luogo, ci vuole un appuntamento di discussione politica, perché un partito plurale sta assieme se ciascuno può far valere le proprie idee anche andando in minoranza. E infine – continua – c’è una terza cosa, che mi pare che Elly Schlein abbia già impostato bene: la costruzione del campo. Io continuo a predicare da tempo che il Pd, a differenza di come ha fatto in questi lunghi anni, non deve percepirsi come un punto di equilibrio del sistema. In realtà, il punto di equilibrio del sistema è l’alternanza, quindi il Pd deve mostrare di essere attivo per costruire un campo alternativo”.

E spiega: “Elly Schlein sta dicendo molto chiaramente che vuole rilanciare il tesseramento. Ma siamo sicuro che nei circoli Pd in Italia se uno bussa gli aprono? Io non sono sicuro, perché in questi ultimi anni si è creato un meccanismo anche di chiusura che ha portato al ribaltone di queste primarie, una cosa mai vista per la portata che ha avuto tra gli elettori del Pd. Evidentemente c’era un partito che faceva fatica a guardare fuori da sé”.

Circa la strategia di opposizione al governo Meloni, Bersani spiega: “Le buone intenzioni di Schlein ci sono, ma ricordiamo sempre, e sono sicuro che Elly lo sa bene, che il modo più efficace per fare opposizione è costruire un’alternativa credibile. Poi ci pensano gli elettori. Elly sta dicendo cose molte chiare: ci occuperemo di disuguaglianza, di dignità del lavoro, di politiche ambientali, di universalismo della sanità, della scuola, dei diritti sociali e civili. Benissimo – conclude – Su questi titoli concreti si prova a discutere la costruzione del campo alternativo. Non è un caso che il primo appuntamento a Firenze con Conte, lei e Speranza è avvenuto sulla Costituzione antifascista e sulla dignità e libertà della scuola. Siamo parlando di una cosa profonda, vera, seria su cui ci si è trovati. E non si può far così anche sul salario minimo e sulla sanità pubblica?

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