“Sulla sua volontà di tenere una linea di fermezza contro la mafia, mi faccia nutrire perplessità, tenuto conto che la vostra maggioranza si regge anche su una forza politica il cui leader ha mantenuto rapporti pluriennali coi mafiosi e che ha tra i suoi soci fondatori Marcello Dell’Ut…“. Roberto Scarpinato stava pronunciando il nome del braccio destro di Silvio Berlusconi, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, quando il microfono dell’ex procuratore generale di Palermo si è spento.

“La ringrazio”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Che alle proteste di Scarpinato e dei senatori del M5s ha replicato: “Le ho dato due minuti in più, se vuole concluda. Vedo che ci tengono molto che lei vada oltre i due minuti”. Per la verità Scarpinato aveva sforato il tempo d’intervento di un minuto e dieci secondi. “Ha dato più di due minuti in più agli altri”, ha replicato Scarpinato, riferendosi per esempio all’intervento della senatrice Biancofiore, più lungo di quasi tre minuti. “Se lei non ci tiene io posso concludere qui, presidente, evidentemente non è gradito”, ha continuato l’ex magistrato. Che poi, applaudito dai 5 stelle e da una parte dei senatori del Pd, ha concluso il suo intervento. “Vede, presidente noi siamo le nostre scelte, le scelte che compiamo, e lei da tempo ha scelto da che parte stare, non dalla parte degli ultimi“.

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