A Enrico Letta “abbiamo chiesto due cose”, di non candidare chi non ha votato la fiducia a Draghi e chi è contrario ai rigassificatori nell’uninominali e coerenza sul programma dell’agenda Draghi. “A me sembra davvero il minimo sindacale per non mettere insieme una accozzaglia, piene di idee diverse, totalmente incoerente e di scarsa qualità. Se la risposta sarà no, intanto che arrivi una risposta perché la stiamo aspettando da molto tempo, ma se la risposta sarà no, allora caro Enrico Letta la responsabilità della rottura sarà interamente tua e noi a viso aperto andremo a combattere con una proposta di governo credibile, nel proporzionale, per bloccare l’avanzata della Meloni”. Così Carlo Calenda in un video pubblicato sui suoi social, nel quale racconta “dove siamo nella discussione con il Pd

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I veti di Calenda, le tattiche di Renzi, il disagio della sinistra e ora il “casus belli” sulle tasse: così il Pd di Enrico Letta rischia di restare solo

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Elezioni, Crippa e D’Incà presentano l’associazione “Ambiente 2050”: “Naturale dialogare con il Pd”

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