In Groenlandia gli iceberg hanno perso sei miliardi di tonnellate di acqua al giorno tra il 15 e il 17 luglio. La “guerra del caldo” ha colpito anche la grande isola, soprattutto nella parte a nord ovest. A comunicarlo è stata la Cnn, basandosi sullo studio del Centro Nazionale Statunitense per i dati su neve e ghiaccio, (Nsidc). Per dare un’idea di quei due giorni di luglio, la Cnn ha commentato che l’acqua persa è sufficiente a riempire 7,2 milioni di piscine olimpioniche. L’emittente ha sottolineato, inoltre, che la temperatura in Groenlandia si mantiene attualmente attorno ai 15,5°, ovvero circa 5 gradi in più del normale per questo periodo dell’anno.

“Lo scioglimento del nord di quest’ultima settimana non è normale, se si considerano i 30-40 anni di medie climatiche”, ha detto Ted Scambos, ricercatore dell’Nsidc dell’Università del Colorado. “Il disfacimento è in aumento e questo evento ha rappresentato un picco” ha aggiunto. La preoccupazione degli scienziati è che si possa ripetere lo scioglimento record del 2019, quando 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio sono finite in mare. Una primavera inaspettatamente calda e un’ondata di calore nel mese di luglio di quell’anno hanno causato lo scioglimento di quasi tutta la superficie della calotta glaciale e, in quell’occasione, il livello globale del mare si è alzato in modo permanente di 1,5 millimetri. La Groenlandia, infatti, contiene una quantità di ghiaccio tale da permettere di alzare il livello del mare di 7,5 metri in tutto il mondo, se si sciogliesse completamente.

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