“Ricordando che il nostro sostegno al governo è stato esplicitato col voto di fiducia, e che la scelta del voto di oggi è dettata da questioni puntuali, di metodo e di merito, in coerenza con quanto già fatto in Consiglio dei ministri, pur rilevando l’utilità di parte delle misure, non valutando positivamente i metodi e ritenendo alcuni contenuti non coerenti con le finalità generali del provvedimento, annuncio che il gruppo del M5s non parteciperà al voto finale del provvedimento”. Così Davide Crippa, capogruppo del M5s alla Camera, annunciando, nel corso della dichiarazione di voto sul Dl Aiuti a Montecitorio, che il Movimento 5 stelle non avrebbe preso parte alla votazione.

Spiegando che nel decreto “ci sono misure importanti per sostenere famiglie e imprese, interventi utili seppur non risolutivi per frenare l’impennata delle bollette, sostegni a enti locali, il fondo per le imprese più colpite dai contraccolpi della guerra in Ucraina, misure contro il caro materiali”, Crippa ha evidenziato che “non c’è una spiegazione razionale nel voler inserire una norma che apre al termovalorizzatore a Roma”, collegandone la realizzazione “in maniera fantasiosa al Giubileo”.

Della norma contestata “avremmo voluto discuterne in Commissione e poi in Aula, ma in Commissione tutto si è risolto in tre ore: c’è qualcosa che non funziona, siamo di fronte a un testo blindato che lo sarà anche in Senato, ma il Parlamento su questo testo non ha toccato palla”, ha accusato Crippa.

Anche sul Superbonus, ha continuato, “ci aspettavamo di più“.

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