Frecciata al fiele di Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze dei governi Berlusconi e attualmente presidente dell’Aspen Institute Italia, all’indirizzo del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Intervistato da Maria Latella nella trasmissione “Il caffè della domenica” (Radio24), Tremonti allerta sull’inflazione italiana: “L’inflazione sta alla società come la pandemia da covid è stata alla salute delle persone, ma con una differenza: il covid prendeva tutti, l’inflazione colpisce soprattutto i poveri. Luigi Einaudi diceva che l’inflazione è la tassa sui poveri. Nell’emergenza io credo che sia fondamentale questo punto. Certo, sono importanti anche i salari e i cambiamenti strutturali, ma in questo momento è fondamentale aiutare i poveri, altrimenti in autunno si avranno tensioni”.

E, senza nominarlo, esprime una critica al vetriolo nei confronti di Draghi, che nell’agosto del 2020 dal palco del Meeting di Comunione e Liberazione, nelle vesti di governatore della Bce, distinse tra “debito buono” e “debito cattivo” con l’intento di stroncare il governo Conte Due sulla qualità della spesa pubblica e sulla politica dei bonus.
“Siccome è stato inventato il “debito buono” – osserva Tremonti – chi lo ha inventato deve essere così buono da applicarlo e da dimostrarci che serve ad aiutare chi è colpito dall’inflazione. Chiedete a lui. Ci aiuti e si inventi qualcosa per aiutare le persone povere, ammesso che sia possibile. Siccome i magheggi della Bce degli ultimi 10 anni li ha fatti lui, sarebbe interessante che ora offra al Paese una soluzione”.

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