Dimissioni sul posto, anzi sul campo. Quello dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo il 24 febbraio scorso. Il racconto di un ufficiale russo è stato reso noto dalla Cnn. “Eravamo sporchi e stanchi. La gente intorno a noi stava morendo. Non volevo sentirmi coinvolto, ma ne facevo parte“. E così l’ufficiale – che ha riferito anonimamente quello che gli è successo – è andato a cercare il suo comandante e ha dato le dimissioni sul posto, rischiando tutto per abbandonare la guerra di Putin.

Ci sono volute alcune settimane in cui ha dormito su casse di granate come letto e ha nascosto il suo volto agli ucraini in mezzo a un crescente senso di colpa, perché il giovane ufficiale russo giungesse alla sua conclusione: questa non era la sua battaglia da combattere. La storia di questo giovane militare russo che ha deciso di non prendere parte alla guerra contro gli ucraini potrebbe anche essere una delle tante, poiché sono in tanti ad aver detto di aver sentito parlare di molti casi di soldati, sia ufficiali che di leva, che si rifiutano di combattere.

Le truppe russe hanno lottato con il morale basso e le pesanti perdite in Ucraina, secondo le valutazioni dei funzionari occidentali, tra cui il Pentagono. L’agenzia britannica per l’intelligence, la cibernetica e la sicurezza afferma che alcuni si sono persino rifiutati di eseguire gli ordini. Il ministero della Difesa russo non ha risposto a una richiesta di commento della Cnn. L’ufficiale che ha parlato con l’emittente americana afferma di aver preso parte al massiccio aumento di truppe nell’ovest della Russia che ha scatenato nei mesi prima dell’invasione i timori globali per l’Ucraina. Ma ha detto di non averci pensato molto, nemmeno il 22 febbraio, quando a lui e al resto del suo battaglione è stato chiesto di consegnare i telefoni cellulari mentre erano di stanza a Krasnodar, nella Russia meridionale, senza alcuna spiegazione. Quella notte hanno passato ore a dipingere strisce bianche sui loro veicoli militari. Poi è stato detto loro di lavarle via, ha raccontato. “L’ordine è cambiato, disegna la lettera Z, come Zorro“.

Articolo Precedente

Arabia Saudita, la campagna #LetThemFly contro i divieti di viaggio agli attivisti

next