Esordio boom per Mattanza, il podcast del Fatto Quotidiano sulle stragi del 1992. Online da venerdì 6 maggio con la prima puntata, è già entrato nelle classifiche delle principali piattaforme. A quattro giorni dal lancio Mattanza è quinto nella classifica top programmi di ApplePodcast (su una graduatoria che raggruppa duecento titoli) e tra i 24 podcast indicati tra i più popolari del momento. Mattanza scala le classifiche anche su Spotify: dopo essere entrato in classifica venerdì, sabato era al 44esimo posto, una posizione migliorata fino alla 14esima posizione di martedì. Anche la classifica di Spotify raggruppa un totale di duecento titoli, molti dei quali già online con tutti gli episodi della serie.

Mattanza si articola in due blocchi da quattro puntate ciascuno: il primo, che racconta le vicende legate a Giovanni Falcone e alla strage di Capaci, verrà pubblicato nel mese di maggio, con una puntata nuova online ogni settimana. Il secondo, invece, ricostruisce i misteri della strage di via d’Amelio e verrà rilasciato nel mese di luglio. Fino a questo momento è disponibile (sul fattoquotidiano.it, su Spotify, su Apple podcast e Amazon music) la prima puntata del primo blocco, Peccato Capitale. Grazie al contributo del magistrato Roberto Scarpinato, si ricostruisce il contesto in cui maturarono gli attentati del 1992.

La seconda puntata del podcast, invece, sarà online da venerdì 13 maggio: s’intitola Beirut e rappresenta una sorta di prequel alla stagione delle stragi di Cosa nostra. Grazie a una lunga intervista esclusiva alla sorella Maria, si ricostruisce la figura di Giovanni Falcone: dall’infanzia agli esordi in magistratura fino alla vita blindata a Palermo. E poi la stagione dei veleni, col magistrato che viene osteggiato soprattutto dai suoi colleghi, ma anche da stampa e tv. Un periodo storico dimenticato quello in cui Falcone veniva delegittimato dalla stessa magistratura: Mattanza lo ricostruisce grazie alla testimonianza della sorella del giudice, ma anche di Giovanni Paparcuri, il perito informatico del pool Antimafia.

Prima di lavorare con Falcone e Borsellino, Paparcuri era stato al fianco del giudice Rocco Chinnici, ucciso da Cosa nostra con un’autobomba il 29 luglio del 1983: Paparcuri racconta come è sopravvissuto a quell’attentato. Fu l’unico a non rimanere ucciso. Nelle puntate successive di Mattanza – la terza sarà online il 20 maggio, la quarta il 23 maggio – si entra nel vivo del racconto della strage di Capaci. In queste puntate si ricostruisce la fase preparatoria dell’attentato, raccontata dalla voce dei boss che quella strage la hanno organizzata, a cominciare da Giovanni Brusca. Mattanza indaga sui vari interrogativi rimasti ancora senza risposta su Capaci: dalla dinamica organizzativa dell’attentato al tipo di esplosivo utilizzato. L’ascoltatore potrà anche sentire le testimonianze esclusive di chi alla strage di Capaci è sopravvissuto. Su Mattanza ilfattoquotidiano.it lancerà una serie di dirette con ospiti d’eccezione. La prima è programmata martedì 10 maggio alle ore 16: il podcast verrà presentato in diretta del fattoquotidiano.it Peter Gomez, con i giornalisti Giuseppe Pipitone e Alessandro Madron e lo sceneggiatore Marco Colombo. La diretta si potrà seguire cliccando su questo link.

Articolo Precedente

Matteo va alla guerra, le stragi del ’92 e il ruolo di Messina Denaro: così tutto ebbe inizio

next
Articolo Successivo

Stragi del ’92, perché non è vero che sappiamo già tutto? Segui la diretta con Peter Gomez, Giuseppe Pipitone e Marco Colombo

next