In appena 24 ore ha raggiunto oltre 30mila firme la petizione online su Change.org contro il progetto di realizzazione di una base militare a Coltano (Pisa), nell’area del parco naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Nel testo della petizione, lanciata dalla docente dell’Università La Sapienza di Roma Rossella Catanese, si legge che il governo ha disposto la realizzazione di una “struttura militare” che ospiterà la sede del gruppo intervento speciale, del primo reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e del centro cinofili: un intervento che verrà realizzato con i fondi del Pnrr, definito nel testo del decreto “opera destinata alla difesa nazionale“.
“Oltre ad essere contrari allo spirito guerrafondaio che ha animato l’operato di questo governo nell’ultimo mese” si legge nel testo della petizione – si allude alla decisione di aumentare le spese militari a livello nazionale – fra le ragioni del rifiuto dell’intervento nel parco di San Rossore ci sono “la missione e gli scopi del Pnrr” e lo statuto dell’ente-parco: “La trasformazione in base militare di una riserva naturale” si legge, “che da oltre 40 anni è riconosciuta come area protetta per decisione della Regione e dello Stato, va contro la missione green e non ha nulla a che vedere con la vocazione di resilienza, ora prontamente sacrificata a esigenze militari”. Sul secondo punto, Catanese sottolinea che l’ente-parco ha per finalità la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico–ambientale: “In una fase storica come quella attuale, che assiste alle conseguenze di uno scellerato impatto ambientale, è dovere di tutti i cittadini una difesa responsabile delle preziose risorse ambientali di un ecosistema sempre più fragile”.
Il confronto è aperto tra istituzioni toscane e governo centrale e in particolare dentro al Pd visto che da una parte il decreto è stato controfirmato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dall’altra è stato il Nazareno a confermare che si tratta di una “scelta sbagliata”. Per Enrico Rossi, ex presidente della Regione, utilizzare i fondi del Pnrr per spese militari “è già di per sé non condivisibile”. “Se poi ci mettiamo che si va a fare una bella colata di cemento nel centro del parco di Migliarino-San Rossore” ha aggiunto Rossi, “viene da chiedersi: che abbiamo di fatto male in Toscana per meritarci tutto questo?”. Anche il M5s si è fatto sentire in questi giorni con la consigliera regionale Irene Galletti e con il vicepresidente Riccardo Ricciardi: “Leggo con piacere che Letta ha espresso contrarietà a questo progetto – dice il deputato 5 Stelle, toscano di Massa -. Mi chiedo però se si è confrontato con il ministro Guerini che ha controfirmato il decreto con cui si è disposta l’opera. Sarebbe bene che il Pd facesse chiarezza e si schierasse al nostro fianco contro l’allargamento della base militare”. Anche Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato, ha avanzato “perplessità immense” e ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente del consiglio e al ministro della Difesa per chiedere che “il progetto venga complessivamente rivalutato senza applicazione delle misure di semplificazione e che non venga incluso nelle opere del Pnrr, che non è e non deve essere adoperato per finanziare strutture militari nel nostro Paese”.