Cinema

Oscar 2022, Ariana DeBose è la prima attrice afro-latina e apertamente queer a vincere una statuetta: così ha fatto la storia

Commovente il suo discorso: "Per chi ha mai messo in dubbio la vostra identità, vi ricordo che c'è un posto per noi: c'è un posto per tutti"

di Francesco Canino

Il nome di Ariana DeBose resterà per sempre negli annali degli Oscar. Grazie alla statuetta conquistata ieri sera si è imposta infatti come prima attrice afro-latina e apertamente queer a vincere una stauetta d’oro. Nel dettaglio, è lei la miglior attrice non protagonista secondo l’Academy, grazie al ruolo di Anita nel remake di West Side Story, diretto da Steven Spielberg. Attrice, cantante e ballerina, 31 anni, ha debuttato nel mondo dello spettacolo grazie a un reality sulla danza, poi ha recitato in diversi musical di successo a Brodway, da Motown (sulla celebre etichetta che ha fatto la storia della discografia americana) a Summer, il musical su Donna Summer (in cui interpretava la cantante da giovane), incassando critiche strepitose e premi blasonati. Il debutto al cinema è recente, con Hamilton nel 2020, seguito da The Prom di Ryan Murphy e subito dopo Spielberg l’ha voluta in West Side Story.

Proprio grazie all’interpretazione nel film ispirato al celebre musical, nei mesi scorsi la star ha vinto il Golden Globe, lo Screen Actors Guild, il Critics’ Choice e il Bafta, sempre come migliore attrice non protagonista. E l’altra notte è arrivato anche l’Oscar, per altro battendo la super favorita della vigilia, Kristen Dunst (candidata per il film Il potere del cane) e le altre nominate, Jessie Buckley (La figlia Oscura), Judi Dench (Belfast) e Aunjanue Ellis (King Richard). «Adesso capite perché Anita dice “voglio vivere in America. Perché anche in questo mondo folle si possono realizzare i sogni. Se dovessi ringraziare tutte le persone che mi hanno portato qui staremmo insieme fino ai prossimi Oscar», ha commentato emozionatissima salendo sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles.

Tra le persone che ha ringraziato ci sono la madre e Rita Moreno, prima attrice ispanica a vincere un Oscar proprio grazie al ruolo di Anita in West Side Story, nel ’61. «Le sono così grata: la tua Anita ha aperto la strada a tonnellate di Anite come me. Ti amo». E poi, rivolgendosi ad un’ideale se stessa bambina, ha concluso il suo discorso con un potente messaggio inclusivo: «Immagina questa bambina seduta sul sedile posteriore di una Ford Focus, guardala negli occhi. E ora guarda questa ragazza nera, queer, afroamericana, che ha trovato il coraggio attraverso l’arte e ora è qui che festeggia. Per chi ha mai messo in dubbio la vostra identità, vi ricordo che c’è un posto per noi: c’è un posto per tutti».

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