Senza super Green pass – rilasciato solo a chi è vaccinato – non si può accedere alle imbarcazioni che che attraversano lo Stretto di Messina. E così chi ne è sprovvisto resta bloccato da una parte o dall’altra. Questa situazione ha provocato la reazione del sindaco Cateno De Luca che ha allestito una sorta di gazebo trasferendo di fatto il suo ufficio. “Sono qui per fare una protesta, non mi muoverò fino a quando non ci sarà una risposta da parte dello Stato che deve modificare questa norma ingiusta perché non garantisce la continuità territoriale. Mi farò portare una tenda finché non arriverà il prefetto o qualcun altro ad dirmi quale intervento intendono attuare. Ho cercato di farmi sentire per le vie istituzionali ma non ho avuto risposte. Ci sono arrivate decine di telefonate di persone che per motivi di lavoro e salute dovrebbero passare ma non possono. Mi sento abbandonato dallo Stato, ma non voglio essere strumentalizzato da chi è contro il vaccino”.

Il sindaco aggiunge: “Non blocco nessun traghetto. La mia occupazione è permanente. Mi metto in un angolo, chiederò un sacco a pelo e non andrò via in attesa dei rappresentanti dello Stato … Sono per la vaccinazione ma non secondo queste strategie subdole – sostiene -Perché nel momento in cui è stato messo in circolazione il vaccino lo Stato non ha rassicurato i cittadini. Il ragionamento è semplice, se il vaccino è sicuro perché non stabilire l’obbligatorietà? Perché non è stata fatta una legge? In una vera democrazia non si agisce così, per cui queste sono le conseguenze che stiamo vivendo oggi. E sulla nostra condizione di isolani la necessità che il governo adotti una misura transitoria per non precluderci il diritto alla libera circolazione, concedendo a chi non è vaccinato il tempo necessario, una moratoria di 30 o 40 giorni, per ottenere la certificazione da vaccinazione completa (prima e seconda dose) o che, nel caso in cui non intenda vaccinarsi, consenta comunque di non dovere sacrificare i diritti primari dell’abitazione e della tutela della libertà delle cure mediche. Ecco perché la legge va rivisita“. A sostenere il sindaco nel piazzale della Rada San Francesco, pendolari che quotidianamente si spostano attraverso le due sponde messinese e calabra per ragioni di lavoro e di studio, e cittadini.

Tra i bloccati un avvocato: “Mi sono vaccinato ieri, ho fatto la prima dose perché dovevo prendere il traghetto per andare in studio a Milano e svolgere la mia attività. Ho udienza il 20 gennaio e la mia assenza non sarà giustificata perché non ho il Green pass. Io il vaccino l’ho fatto, aspetto il Green pass però questo arriverà tra 15 giorni, quindi nel frattempo sono bloccato qui. Non potrò recarmi a lavoro. Per me sarà un grosso problema” dice Pietro Ruggeri. In questo momento sono un po’ frastornato, adesso mi consulto con i legali perché c’è stato il caso dell’agente di commercio di Palermo Fabio Messina che è riuscito a passare per necessità. Non sono vaccinato, ma sono disposto a fare il tampone per attraversare lo Stretto” dice Fabio Laccisaglia, amministratore di azienda, e in fila per imbarcarsi sul traghetto ma rimasto bloccato a Messina perché non in possesso del super Green pass. “Sono di Gela, amministro una azienda in Friuli, devo andare lì per lavoro”. “C’è una legge che è al di sopra di tutto e che è la Costituzione e non mi sembra che ponga divieti di circolazione – afferma – Si configura anche un reato perché mi sento sequestrato. Dovrò fare un’azione legale per riuscire a passare”.

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