Parlano tutti, come sempre accade in queste occasioni: da Matteo Salvini a Giuseppe Conte fino al premier Mario Draghi e persino Giorgia Meloni. E pure il Papa invia un saluto in diretta durante l’Angelus. E’ un coro unanime fatto di apprezzamenti quello che si è levato dai partiti dopo l’ultimo discorso di fine anno di Sergio Mattarella. Un coro che questa volta non è al completo. Tra i commenti dei leader arrivati dopo l’intervento del presidente della Repubblica, infatti, manca una voce: quella di Silvio Berlusconi. L’uomo di Arcore, come è noto, continua a sognare la scalata al Quirinale. In questo senso il settimo discorso di Mattarella conteneva una notizia positiva per il capo di Forza Italia: il capo dello Stato ha ripetuto per l’ennesima volta che non è disponibile a fare il bis. In caso contrario, infatti, la rielezione di Mattarella avrebbe risolto la situazione d’impasse che si è attualmente creata nella corsa al Colle, sbarrando ogni strada ai sogni quirinalizi di Berlusconi. Il quale, però, ha completamente ignorato – almeno nelle esternazioni pubbliche – il discorso alla Nazione dell’inquilino del Quirinale.

Il silenzio di B. – Dopo un periodo di silenzio parallelo a quello della sua interdizione dai pubblici uffici, dal 2019 – e cioè da quando ha incassato la riabilitazione e l’elezione all’Europarlamento – il capo di Forza Italia aveva ripreso a commentare i discorsi di fine anno del presidente della Repubblica. Nel 2020, l’anno della pandemia, il cavaliere spiegava che il “presidente Mattarella ha saputo esprimere nel modo più alto il comune sentire degli italiani al termine di un anno difficile. Siamo in perfetta sintonia con ogni parola del Capo dello Stato”. L’anno prima, nel 2019, Berlusconi sosteneva che il discorso di Mattarella era stato “capace di cogliere gli elementi di positività nella realtà del nostro Paese e le ragioni per stare uniti al di là delle contrapposizioni politiche e per guardare con ottimismo, nonostante tutto, al domani”. Note di maniera che però testimoniano come negli ultimi tempi Berlusconi abbia sempre commentato i discorsi al Paese del capo dello Stato. Ieri, invece, da Arcore non è arrivato nulla: neppure due righe sui social per commentare l’ultimo discorso di quello che – nei sogni berlusconiani – potrebbe essere il suo predecessore. Vero che Berlusconi ha passato il capodanno in quarantena a causa di un cluster di positivi a villa San Martino. Ma su facebook la pagina ufficiale del capo di Forza Italia ha inviato un lungo messaggio di auguri “a tutti gli italiani“. Su twitter, invece, Berlusconi ha fatto sapere di aver sentito Vladimir Putin per telefono. Zero caratteri per commentare l’ultimo discorso di Mattarella. Una strategia voluta secondo un retroscena dell’agenzia Adnkronos: Berlusconi, dicono, avrebbe deciso di non commentare il discorso di fine anno pur di evitare strumentalizzazioni e interpretazioni sbagliate. Non si capisce quali sarebbero dovute essere le “interpretazioni sbagliate“, mentre è un fatto che Mattarella, oltre a sottolineare di essere vicino alla fine del suo ruolo, ha inserito nel suo intervento pure una sorta di memorandum sui doveri dei presidenti della Repubblica: “Devono spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale“, ha detto il capo dello Stato, che ci ha tenuto a ricordare al Paese cosa deve fare un capo dello Stato. Lo ha fatto riflettendo sul suo settennato, che sta finendo, ma implicitamente ha spiegato anche cosa non deve e non può fare un presidente della Repubblica: evidentemente teme che non sia così scontato. Dentro al suo ultimo discorso agli italiani, infatti, sembra che Mattarella abbia voluto inserire un messaggio per il suo successore, che dovrà “salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal suo predecessore e che – esercitandoli pienamente fino all’ultimo giorno del suo mandato – deve trasmettere integri al suo successore”. Tutti passaggi completamente ignorati non solo da Berlusconi ma pure da Forza Italia. Se il capo del partito di Arcore è rimasto in silenzio, infatti, i vari colonnelli sono andati in ordine sparso.

Forza Italia in ordine sparso – Il tono più ufficiale, ovviamente, è quello di Antonio Tajani, numero due di Forza Italia che definisce il messaggio di Mattarella “condivisibile: bene su vaccini, bene sul senso forte di unità nazionale. Un messaggio di un Presidente che ha bene interpretato il suo ruolo di Capo di Stato”. Licia Ronzulli, una di quelle più vicine al cavaliere, è rimasta colpita per l’appello di Mattarella sui vaccini per i passaggi che sottolineano “problemi come la denatalità”. Maurizio Gasparri sembra felice che il capo dello Stato abbia chiuso al bis, visto che non vede l’ora di rivederlo in Parlamento “dove darà ulteriori contributi da senatore a vita”. Giuseppe Moles, sottosegretario all’Editoria, si è limitato a ringraziare l’inquilino del Colle perché “ha indicato ancora una volta la via da percorrere per il bene del Paese”. Toni simili dal ministro Renato Brunetta, che ringrazia il presidetente “per le sue parole sincere, non retoriche, essenziali. Ci ha ricordato in pochi minuti i fondamentali della nostra comunità, il valore della responsabilità, dell’unità nazionale e della coesione”. L’unica che sembra essersi accorta di quella sorta di memorandum inviato dal capo dello Stato al suo successore è Annamaria Bernini, capogruppo al Senato, che arriva a leggere in quel passaggio “un messaggio di serenità per il Parlamento chiamato a eleggere il suo successore”.

Il messaggio di Draghi – Tra i primi a complimentarsi con Mattarella c’è stato Draghi, un altro che gradirebbe sostituirlo al Colle. Il premier ha ringraziato il presidente della Repubblica per l’invito all’unità nazionale, alla solidarietà, al patriottismo. “Sono parole che toccano il cuore di tutti i cittadini. È il miglior augurio di buon anno per l’Italia”. “Un grande discorso di fine anno. La gratitudine verso gli italiani, il rigore costituzionale, la fiducia nei giovani. Le splendide parole del professor Carmina. Grazie presidente Mattarella”, scrive su Twitter il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni.

I post di Conte e Letta – Il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte, è rimasto colpito dai passaggi del discorso sul “bisogno di consegnare il testimone ai nostri giovani; l’esigenza di contrastare precarietà e disuguaglianze guardando in faccia la realtà senza filtri di comodo; la sfida della transizione ecologica e digitale. E poi l’appello all’unità e alla responsabilità di ognuno in questi momenti così difficili in cui dobbiamo essere compatti, trovando nella solidarietà, nella coesione, nella forza morale la speranza e la fiducia per non lasciarci mai scoraggiare”. Pure Enrico Letta ha sottolineato l’attenzione per i giovani presente nel messaggio alla Nazione. Il segretario del Pd scrive su Twitter : “Grazie al Presidente Mattarella per questi sette anni di servizio alle istituzioni, da campione dell’Interesse Generale. E grazie per le esortazioni del discorso di fine Settennato. La più impegnativa e bella è per me la sfida a dare risposte ad angosce e speranze dei giovani“.

La destra pensa al Colle – Toni leggermente diversi nelle dichiarazioni dei leader del centrodestra, che approfittano dell’occasione per deviare il dibattito sulla corsa al Colle. Matteo Salvini della Lega commenta: “Grazie al Presidente Mattarella, di tutto e per tutto. Condividiamo con il Presidente l’orgoglio e il ringraziamento per tutti gli Italiani, dal personale sanitario, ai volontari ed alle forze dell’ordine, che hanno dimostrato responsabilità, pazienza, dignità, forza e coraggio in mesi di gravi difficoltà”. Guardando alle elezioni del nuovo presidente che inizieranno a fine mese Salvini ricorda a tutti che Lega e centrodestra “saranno determinati e determinanti per la scelta del suo successore, speriamo l’ultimo non eletto direttamente dal popolo italiano“. Giorgia Meloni, che qualche giorno fa aveva detto di volere un “patriota” al Colle, ieri ha sentito Mattarella spiegare che cosa è “il patriottismo concretamente espresso nella vita della Repubblica“: i sindaci e le loro comunità, i presidenti di Regione, “a quanti hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone”. Questi, per il capo dello Stato, sono “il volto reale di una Repubblica unita e solidale”. Parole che la capa di Fdi deve avere ascoltato con attenzione doppia. Poi ha rilanciato: “Il miglior augurio che alla più alta tra le Istituzioni salga persona capace di svolgere l’alto magistero con lo spirito patriottico che serve alla nostra Italia”. Quindi Meloni ci ha tenuto a ribadire che “se qualcuno volesse nuovamente utilizzare l’allarme Covid, per indurre il presidente a modificare il suo pensiero e riproporne strumentalmente la rielezione, sappia che Fratelli d’Italia sarebbe contraria. Con rispetto ma con altrettanta fermezza”. Fermezza che appare superflua: Mattarella, infatti, aveva appena escluso completamente di essere disponibile al bis.

In tv 13,5 milioni di spettatori per il 65% di share – Fuori dal Parlamento, Papa Francesco ha ricambiato il saluto del capo dello Stato: “Ricambio di cuore e con gratitudine il saluto del signor presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e assicuro la mia preghiera per lui e per il popolo italiano”, ha detto Bergoglio all’Angelus. A seguire in tv il settimo e ultimo discorso di Mattarella sono stati 13 milioni, 567 mila 860 spettatori. Si tratta del secondo discorso più seguito del settennato, dopo il record dell’anno precedente, quando con 15 milioni 272 mila 170 spettatori risultò il più visto dal 1986, anno in cui sono iniziate le rilevazioni dell’Auditel. Cifra superiore ai 15 milioni 15 mila registrati da Oscar Luigi Scalfaro nel 1993; ai 14 milioni 825 mila spettatori di Francesco Cossiga del 1991; e ai 14 milioni 364 mila sempre di Scalfaro del 1992. Lo share di ieri sera, pari al 65,99%, ha superato di circa un punto quello del 2020, che fu pari al 64,95. In particolare 6 milioni 336mila 105 telespettatori hanno seguito il messaggio su Raiuno; 846 mila 805 su Raidue; un milione 129mila 223 su Raitre; 131mila 571 su Rainews 24, per complessivi 8 milioni 443mila 704 sui canali della tv pubblica. Tornando ai raffronti con gli anni precedenti, nel 2015, per il primo messaggio di Mattarella, i telespettatori furono 10 milioni 75 mila 487, con uno share del 56 per cento; nel 2016 10 milioni 60 mila 189 (58,63); nel 2017 9 milioni 700 mila 277 (55,58); nel 2018 10 milioni 525 mila 49 (62,13), nel 2019 10 milioni 121 mila 552 (59,51). Nel 2020 come detto il record di 15 milioni 272 mila 170 (64,95).

Articolo Precedente

Conte sullo smartworking: “Va incentivato in questi giorni di picco”. Su Ffp2 e tamponi: “Aumentare forniture e tagliare i prezzi”

next
Articolo Successivo

Quirinale, Giorgia Meloni: “Non so quanti dei nomi che girano sui giornali sarebbero votati se a votare fossero i cittadini”

next