C’è una foto che è diventata il simbolo del nubifragio che ha bloccato Cagliari sabato 13 e domenica 14 novembre: un uomo fuori da una Peugeot rossa che quasi affonda nell’acqua che ha sommerso le strade. È Gian Piero Mereu, un operatore della Protezione civile che spesso si è trovato a salvare persone in pericolo. L’uomo ha scritto un post su Facebook. “Ho chiesto per favore se qualcuno degli automobilisti di passaggio potesse trainarmi la macchina per toglierla da dove era e per risposta ho avuto ‘No, mi bagno‘ oppure passavano senza nemmeno rallentare e bagnandomi completamente!”, si sfoga Mereu. Soprattutto lo ha innervosito che invece il tempo per fare “mille foto” lo si è trovato.

Nella giornata di sabato i danni sono stati enormi. Nel pieno centro del capoluogo è crollato un muro e la stazione di Cagliari è rimasta chiusa per tutta la giornata e il sindaco Paolo Truzzu ha chiuso le scuole per la giornata del 15 novembre. Il maltempo, da allerta arancione, ha causato la morte di un 81enne a Sant’Anna Arresi, Antonio Cinu, trovato senza vita dai vigili del fuoco dopo essere stato trascinato via dall’acqua di un canale. A Siliqua, a causa delle infiltrazioni, parte di una casa, già lesionata, è crollata, ma nessuno è rimasto ferito. Proprio per questo l’operatore della protezione civile ha concluso il suo sfogo social con una frase: “Vi ringrazio tutti e vi penserò quando dovrò tirare fuori dall’acqua persone che avranno bisogno di aiuto, quello che voi mi avete negato. Grazie”.

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