“L’affitto di una camera singola a Pavia costa fino a circa 3.500 euro all’anno”. A denunciare questa situazione è Simone Agutoli, membro del Consiglio di amministrazione dell’Università come rappresentante degli studenti. Lo storico ateneo ha risposto stanziando 750mila euro destinati agli studenti universitari fuori sede, che hanno avuto un contratto di locazione nell’anno accademico 2020/21 con un Iseeu non superiore a 40mila euro. Il rettore Francesco Svelto è andato incontro alle richieste dei ragazzi: un aiuto per pagare l’affitto, in un momento in cui le famiglie sono state in sofferenza a causa della pandemia. Si tratta di una cifra ragguardevole, dedicata a favore dell’inclusione reale degli studenti che si aggiunge ai servizi già in essere del diritto allo studio. Un’altra iniziativa che va incontro alle spese dei ragazzi è il finanziamento di 147mila euro che sarà impiegato per interventi incentivanti destinati a coloro che svolgono tirocini formativi ad almeno trenta chilometri di distanza dalla propria sede universitaria (Pavia o Cremona): l’importo riconosciuto sarà calcolato in base ai giorni di tirocinio effettuati in presenza.
Il fondo straordinario stanziato dall’Università è già a disposizione degli studenti che ne hanno diritto, i quali possono accedervi tramite un bando pubblicato sulla home page del sito dell’Edisu, responsabile dell’erogazione.

“L’intervento approvato dal Consiglio d’amministrazione dell’ateneo – sottolinea Francesco Svelto – è in gran parte destinato al sostegno degli affitti. L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie che escono dalle difficoltà, anche economiche, della pandemia, attraverso un sostegno per la residenzialità a Pavia, soprattutto per chi non ha potuto avere accesso ai collegi”. Un problema che ben conoscono gli studenti che vengono a Pavia da fuori città. Nell’anno delle lezioni online molti hanno comunque dovuto sostenere il pagamento dell’affitto dell’appartamento o della stanza per non perderla e per non ritrovarsi a mani vuote. La maggior parte degli universitari, pur seguendo i corsi da casa, hanno dovuto affrontare i consueti costi. Un tema che da altre parti d’Italia sta creando problemi anche in quest’ultimi giorni. A Padova, lunedì, gli studenti sono scesi in piazza contro il caro – affitti: “I posti messi a diposizione dall’Esu, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ha spiegato Beatrice Sofia Urso – non coprono nemmeno il 5% del fabbisogno della comunità studentesca”. Giovedì, nella sede Ascom-Confcommercio, si terrà un incontro proprio in merito a questo problema con i diversi attori coinvolti. Secondo una recente indagine di “SoloAffitti”, Milano e Rimini sono le città che hanno i prezzi medi più alti sia per le stanze singole che per quelle doppie. Nel capoluogo lombardo per una singola servono 500 euro e 300 per una doppia. Nella città romagnola 425 euro costa la singola e 275 la doppia. Varese e Palermo sono, invece, le realtà più a buon mercato per gli universitari, con singole rispettivamente a 180 e 170 euro e doppie a 125 e 100 euro di media.

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