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A Cerignola il sindaco dello scioglimento per mafia al ballottaggio: “Vincerò senza alleanze”. Per la Corte d’Appello di Bari è “incandidabile”

Franco Metta è stato il più votato al primo turno: "È un risultato trionfale. Anche al ballottaggio si giocherà una partita tutti contro uno: magistrati e politicanti contro il sottoscritto". Sfiderà il magistrato in pensione Francesco Bonito, sostenuto da Pd e M5s
A Cerignola il sindaco dello scioglimento per mafia al ballottaggio: “Vincerò senza alleanze”. Per la Corte d’Appello di Bari è “incandidabile”
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La prima sfida personale, elettorale e alle norme l’ha vinta lui. Tra 13 giorni, il dentro o fuori. Il cui risultato, a sentire lui, è scritto: “Un risultato trionfale. Vincerò senza alleanze. Anche al ballottaggio si giocherà una partita tutti contro uno: magistrati e politicanti contro il sottoscritto”. Nel Comune di Cerignola, sciolto per infiltrazioni mafiose nell’ottobre 2019, l’allora sindaco Franco Metta, giudicato “incandidabile” dalla Corte d’Appello di Bari e “impresentabile” dalla Commissione Antimafia, è stato il più votato al primo turno elettorale e andrà al ballottaggio.

Nel comune foggiano, Metta, avvocato penalista di luogo corso, ha ottenuto il 29,77% delle preferenze sostenuto da 3 liste civiche. Tra due domeniche se la vedrà contro il magistrato in pensione Francesco Bonito, candidato dal centrosinistra e sostenuto da Pd e M5s, capace di raccogliere il 23,33% delle preferenze. Out il civico Tommaso Sgarro (21,64) e il candidato del centrodestra Antonio Giannatempo (18,39).

Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e la decisione della Corte d’Appello di giudicare incandidabile l’allora sindaco, Metta ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione contro questa sentenza. Ha ancora otto mesi di tempo per farlo e nel frattempo la legge gli permette di partecipare alle competizioni elettorali. Se dovesse essere eletto al ballottaggio, anche nel caso in cui, dopo l’annunciato ricorso, la Corte Suprema confermasse la sentenza della Corte d’Appello di Bari, l’incandidabilità scatterebbe per un eventuale mandato successivo a quello in corso.

“È un risultato trionfale che va al di là di ogni migliore aspettativa – ha detto Metta dopo il voto – Anche al ballottaggio si giocherà una partita tutti contro uno: magistrati e politicanti contro il sottoscritto”. Al momento Metta promette ai microfoni del sito locale Immediato.net che non farà alcun apparentamento con altre forze politiche, ma si dice pronto: “A spalancare le porte a tutti coloro i quali desiderano collaborare per migliorare la città”.

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