Se non ricordo male era la sera del 22 marzo 2020 quando, rinchiuso nella mia casa romana a causa del lockdown da Covid-19, decisi di riaprire la mia vecchia copia della Divina Commedia – non la toccavo da anni. Dopo poche pagine arrivai alla durissima terzina che apre il terzo canto:

Per me si va nella città dolente, / per me si va ne l’etterno dolore, / per me si va tra la perduta gente.

Sembrava raccontare il momento che tutti stavamo vivendo: le strade della città vuote, la paura, il dolore. La Divina Commedia, dopo oltre settecento anni dalla sua stesura, raccontava ancora di noi. Un viaggio oltremondano, quello del poeta, che è senza dubbio l’esperienza letteraria e intellettuale più intensa che chiunque di noi possa fare. Così ho deciso di affrontarla di nuovo.

Da questa rilettura è nato un libro: “Il cammin di nostra vita – viaggio nella Divina Commedia” da oggi (22 aprile 2021) in libreria per Baldni e Castoldi. E prima ancora dei video, 34 in tutto, uno per ogni canto dell’Inferno che viene così raccontato in due minuti. Ne proporremo alcuni ogni settimana per accompagnarvi nella riscoperta della più grande opera mai scritta da un cristiano.

Articolo Precedente

Napoli, il Teatro San Carlo presenta il suo cartellone estivo, ricco di ospiti internazionali: quasi fuori dal tunnel

next
Articolo Successivo

L’Inferno di Dante in due minuti: Canto II

next