De Luca con le dichiarazioni di ieri sulle vaccinazioni agli operatori turistici continua a illudere le categorie, a non dare una risposta e a creare un conflitto col governo, perché il piano vaccinale deve essere nazionale e deve seguire criteri oggettivi. Del resto, che ti vuoi aspettare? Noi parliamo di imbucati, ma alla fine il primo imbucato è stato lui. Uno che salta la fila e si fa il vaccino prima di quelli che ne hanno diritto, che esempio vuol dare? È chiaro che alla fine si ha la sensazione che ognuno può fare quello che ritiene”. È il commento pronunciato ai microfoni de “La Radiazza”, su Radio Marte, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispondendo a una domanda del conduttore Gianni Simioli sullo stato della vaccinazione in Campania e sull’ultimo annuncio del presidente regionale Vincenzo De Luca.

“Le dichiarazioni di De Luca sono molto gravi – spiega de Magistris – perché lui sa bene che non può vaccinare prima il procidano o l’artigiano. Ormai è chiaro a tutti, e lo ha ribadito la Corte costituzionale, che la pandemia è un tema nazionale e quindi è lo Stato deve garantire uniformità. Quando De Luca dice che farà vaccinare prima questo o quell’altro, sa di non poterlo fare. Le sue affermazioni, inoltre, sono oltremodo gravi perché noi, per uscire quanto prima dalla pandemia sanitaria e dalla tragedia economica, dobbiamo vaccinare le persone più anziane e quelle più fragili, così cala la pressione sugli ospedali e riprende l’economia. Quindi, finiamola con questa storia della captatio benevolentiae per illudere alcune categorie“.

E aggiunge: “De Luca qualche giorno fa ha pure detto che avrebbe vaccinato con lo Sputnik, ma lo sanno tutti che questo non può accadere, perché il piano è nazionale. Se poi guardiamo alle ordinanze di De Luca, vediamo che la Campania è la regione che più di tutte è stata rossa. Eppure è la regione che ha il più alto numero di contagi, ha tenuto più a lungo le scuole chiuse e con la Calabria ha il più alto numero di vaccinati nella categoria ‘altro’. Vorremmo sapere chi sono, visto che parliamo tanto di trasparenza. ‘Altro’ chi sono? Sono quelli che si sono vaccinati saltando la fila? Dovremmo saperlo perché c’è gente che nel frattempo muore e tanti ultra-80enni non sono stati ancora tutti vaccinati. Quel criterio di priorità in alcune Regioni è saltato. Qualcosa che non è andato nella filiera sicuramente c’è stato”.

Circa lo scontro tra De Luca e il generale Figliuolo, de Magistris osserva: “Questa querelle dovrebbe finire con le regole. Anzi, il governo ha sbagliato finora perché non ha garantito l’unità territoriale e continua a tollerare discriminazioni regionali e differenze inaccettabili. Speriamo che quello che dice Figliuolo finalmente si potrà applicare, cioè un piano vaccinale uniforme su tutto il territorio nazionale. Alle Regioni compete organizzare la programmazione dei vaccini e a noi sindaci spetta dare una mano sul territorio, cosa che per esempio è avvenuta alla Mostra d’Oltremare. Qui la collaborazione tra Regione, Asl, Comune e Mostra ha funzionato. Si può collaborare se ognuno fa quello che deve fare”.

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