Dopo il focolaio accertato a Bollate, alle porte di Milano, l’allarme mutazioni del coronavirus arriva anche nella metropoli: nella scuola materna Lope de Vega del quartiere Barona sono emersi un caso di variante inglese e uno di sudafricana. Lo riferisce il Corriere della Sera, citando il sindacalista Rsu del Comune Stefano Mansi. Il 12 febbraio l’azienda sanitaria territoriale aveva identificato un cluster con 11 infetti al Covid: 4 bambini e 7 educatrici. Sono state quindi disposte verifiche approfondite per escludere l’eventuale presenza di varianti, ma le analisi in laboratorio hanno portato alla scoperta dei due casi. Tutti i bambini che sono entrati in contatto con i compagni e le educatrici risultate positive sono stati messi in quarantena e l’istituto, che raccoglie circa 150 alunni, ha sospeso le attività didattiche. Ats nel frattempo ha prescritto il tampone al personale scolastico, ai bambini e ai genitori. Stando a quanto riferisce il sindacalista, tra i contagiati nell’ambito del focolaio ci sarebbe anche un genitore, ricoverato in terapia intensiva.

Il ceppo britannico del Covid, come ha accertato l’Istituto superiore di sanità con la collaborazione delle Regioni, è presente al momento in un caso positivo su cinque nel nostro Paese, con punte del 59% in alcune province del Centro Italia. La preoccupazione degli esperti riguarda la sua contagiosità, che secondo gli ultimi studi elaborati in Regno Unito è superiore del 30-50% rispetto al ceppo di Wuhan. Diffondendosi più velocemente, quindi, rischia di impattare a catena sulle strutture sanitarie. La variante che si è sviluppata in Sudafrica, invece – ha spiegato sempre l’Iss – “potrebbe diminuire l’efficacia dei vaccini” attualmente utilizzati nel contrasto alla pandemia. Imponendo alle case farmaceutiche di aggiornarli nei prossimi mesi per riuscire a contrastare gli effetti della malattia.

In Lombardia, proprio per contrastare le mutazioni, è stato introdotto un nuovo protocollo sanitario ed è ai nastri di partenza un monitoraggio in 332 scuole. Due giorni fa, inoltre, il governatore Attilio Fontana ha emesso un’ordinanza per chiudere in zona rossa 4 Comuni in cui sono stati accertati dei focolai: si tratta di Castrezzato, Viggiù, Mede e Bollate. Proprio qui nei giorni scorsi le autorità sanitarie hanno contato 59 casi di positività, compresi tre di variante inglese, situazione che ha portato il presidente della Regione a optare per la serrata. A Viggiù, invece, in provincia di Varese, 14 tamponi sono risultati positivi a una mutazione già osservata in Scozia, che però è ritenuta “piuttosto simile” a quella originale.

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