In Calabria verranno rinviate le elezioni regionali che avrebbero dovuto svolgersi il 14 febbraio per sostituire la scomparsa governatrice Jole Santelli. Per “non esporre i calabresi a un grave rischio sanitario“, il presidente calabrese facente funzioni Nino Spirlì ha avviato la procedura per farle slittare, in seguito prima alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e poi ai nuovi dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità che registrano in Calabria un Rt superiore alla soglia di allarme. Solo oggi la regione ha registrato 345 nuovi casi su 1.903 tamponi effettuati, per un tasso di positività che raggiunge il 18,1%, quattro punti percentuali oltre la media nazionale (14,1%).

“Nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali, attendo di poter condividere la nuova data con il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, passaggio necessario per poter adottare il nuovo decreto di indizione delle elezioni regionali”, ha fatto sapere Spirlì. “Questa decisione segue la comunicazione ricevuta dai ministeri competenti circa il recente parere del Cts nazionale, oltre che i dati inseriti nell’ultimo monitoraggio dell’Iss, secondo cui la Calabria ha un Rt che supera la soglia di allarme (1,09) e che è compatibile con uno scenario di tipo 2. È dunque necessario non esporre i calabresi a un grave rischio sanitario”. Il presidente replica poi alle voci su “presunte frizioni politiche” legate alla scelta di rinviare la tornata elettorale ribadendo che “in campo c’è solo il buon senso che contraddistingue da sempre questa amministrazione”.

Nei giorni scorsi, deputati e senatori calabresi di Forza Italia avevano attaccato la ventilata ipotesi del rinvio. “Le elezioni regionali in Calabria – avevano sostenuto – vanno celebrate il prima possibile. Il popolo calabrese ha il diritto di potersi esprimere nelle urne. Le elezioni il 14 febbraio sono condizione determinante per la Calabria. Nessuno si inventi strambi e inconcepibili rinvii”. Nettamente contrari al rinvio anche la Lega e Fratelli d’Italia. “I calabresi – le parole del deputato leghista Domenico Furgiuele – possano eleggere il prima possibile la loro massima Assemblea legislativa. Il rispetto delle regole sanitarie anticovid è perfettamente conciliabile con l’esercizio del diritto-dovere costituzionale del voto. La Calabria ha bisogno di un bagno di democrazia che le dia il giusto slancio per affrontare le importanti sfide del prossimo futuro”.

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