Dipendenti – Per i disoccupati è stato allungato il periodo di ammortizzatori sociali fino alla fine della crisi sanitaria. Sono inclusi tecnici, artisti e lavoratori del mondo dello spettacolo che normalmente beneficiano di un contributo (intermittent du spettacle) per i periodi di scarsa attività. Attualmente, l’assegno di disoccupazione ammonta ad un minimo di 29,38 euro per giorno fino ad un massimo di 256,96 lordi al giorno (corrispondenti ad una cifra compresa fra 881 e 7.708 euro lordi al mese) . Per ottenere la disoccupazione bisogna aver lavorato almeno quattro mesi. Durante l’epidemia, il governo ha strutturato le “chomage partiel”, una sorta di cassa integrazione per ridurre il numero di ore o compensare una chiusura temporanea. Il datore di lavoro continua a pagare lo stipendio che viene cofinanziato dallo Stato fino al 70% dello stipendio lordo fino ad un massimo di 4,5 volte il salario minimo garantito (Smic) che in Francia è pari a 1.521 euro lordi.

Imprese e autonomi – Le aziende in fermo amministrativo e quelle della ristorazione, caffetterie e produzioni cinematografiche, con almeno 50 dipendenti, che abbiano subito un calo di fatturato tra il 50% e il 70% in ottobre potranno beneficiare di un aiuto proporzionato alla flessione degli introiti fino a 10mila euro mensili. Le aziende di tutti i settori che hanno subito una riduzione del giro d’affari superiore al 50% beneficeranno di un aiuto mensile di 1.500 euro. Tutti gli indipendenti rientrano in questa categoria.

Tasse – Stanziato oltre un miliardo per l’esonero dai contributi per le imprese con meno di 50 dipendenti obbligate alla chiusura (esonero totale), per le piccole e medie imprese di turismo, eventi, cultura e sport che restano aperte ma che hanno perso il 50% del loro fatturato (esonero totale), per i lavoratori autonomi con prelievi automaticamente sospesi senza alcuna domanda da presentare. Nella finanziaria per il 2021 sarà introdotto un credito d’imposta su parte degli affitti. Di questa misura beneficeranno le imprese con meno di 250 lavoratori chiuse per fermo amministrativo o perché appartengono al settore dell’hôtellerie, caffè e ristorazione. I proprietari di immobili che accetteranno di rinunciare a un mese di canone sugli ultimi tre del 2020 potranno beneficiare di un credito d’imposta pari al 30% della somma. Controlli e cartelle fiscali sono state sospese fino ad agosto: è in discussione la proroga.

Prestiti – La garanzia pubbliche sui prestiti ad ottobre sono state aumentate da 300 a 315 miliardi. La garanzia è del 90% per le imprese che impiegano in Francia meno di 5mila dipendenti e realizzano un fatturato inferiore a 1,5 miliardi, dell’80% per le aziende che hanno un giro d’affari compreso fra 1,5 e 5 miliardi e del 70% per le altre. Inoltre Lo Stato ha annunciato che accorderà prestiti limitati a tre mesi di fatturato alle imprese con oltre 50 dipendenti. Le grandi aziende che beneficiano del sostegno dello Stato (esonero tasse e contributi oppure garanzie pubbliche) e continuano a staccare cedole dovranno restituire i vantaggi fiscali e contributi pagando anche un’ammenda.

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