Il maltempo ha messo in ginocchio il Nord-Ovest: vento, piogge torrenziali su Liguria e Piemonte in particolare, costrette a chiedere lo stato di emergenza, ma anche Valle d’Aosta e Lombardia. In poche ore è caduta la pioggia di sei mesi, talmente tanta da battere un record che resisteva addirittura dal 1958. Due le vittime: un volontario dei vigili del fuoco in Valle D’Aosta e un uomo di 36 anni in Piemonte, due le persone disperse dopo che i soccorritori sono riusciti a rintracciare una ventina di persone. Il premier Giuseppe Conte ha promesso la “massima attenzione” del governo, e il presidente Mattarella, ha assicurato “vicinanza al territorio”. “Voglio ricordare le vittime del maltempo ed esprimere solidarietà ai familiari” le parole del capo dello Stato Mattarella in apertura del concerto al Quirinale in ricordo di Dante”

In serata i governatori Alberto Cirio e Giovanni Toti hanno firmato la richiesta dello stato di calamità “per gli enormi danni al territorio, che i sindaci delle aree più colpite – sottolinea il presidente del Piemonte – descrivono in alcuni casi peggiori del ’94”, quando l’alluvione causò 70 vittime e 2.226 sfollati. A differenza di 26 ani fa, la violenza della natura si è abbattuta in un tempo più breve. Cuneese, Biellese e Verbano, in Piemonte, e il ponente ligure le zone più colpite, ma anche il resto della Liguria e la Valle d’Aosta non sono state da meno, tra fiumi esondati, sfollati, frane, allagamenti e colate di fango ovunque per le strade.

“Sono in costante contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Stiamo assicurando un monitoraggio continuo, in pieno coordinamento con i territori, di questa emergenza, con particolare riguardo alla Valle D’Aosta, al Piemonte e alla Liguria. L’attenzione del Governo è massima”, ha assicurato il presidente del Consiglio, che ha poi inviato il proprio messaggio di cordoglio ai familiari del vigile del fuoco che in Valle d’Aosta ha perso la vita: “Rivolgo un commosso pensiero a Rinaldo Challancin, il vigile del fuoco volontario che ha perso la vita in Valle D’Aosta a causa del forte maltempo che si sta abbattendo in queste ore nelle regioni del Nord. Un abbraccio ai familiari, ai suoi cari”.

Per la stima dei danni materiali ci vorranno delle settimane, ma sono comunque ingenti. Almeno trenta milioni di euro in Liguria secondo il governatore Toti, molto di più in Piemonte, dove la piena dei fiumi ha travolto in particolare Limone, Garessio e Ormea, in provincia di Cuneo, e la Valle Cervo in provincia di Biella, dove è stata danneggiata anche la Cittadellarte, la fondazione creata da Michelangelo Pistoletto. Sott’acqua anche il vercellese, e un pezzo della provincia di Novara, dove è crollato un ponte a Romagnano Sesia. Poche ore prima era stato riaperto in diretta Facebook, ma non ha retto alla piena del fiume. Permane nelle prossime ore l’allerta per il transito delle piene sui corsi d’acqua, dopo che il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore

Salvataggi e recuperi del soccorso alpino e dei vigili del fuoco
Il maltempo ha flagellato anche la Francia che conta diversi dispersi e almeno due morti. Ma da Oltralpe arriva la buona notizia che l’elicottero ‘Drago 55’ dei vigili del fuoco ha tratto in salvo 17 persone: otto italiani, tra cui due nipoti con la nonna, che erano rimasti bloccati dal maltempo a Vievola, una frazione di Tenda in valle Roya. Altre nove persone, tra italiane e francesi, tra cui anziani, due bambini e un disabile, si sono aggiunti agli altri otto. A Vievola resta ancora bloccata una quindicina di persone, in prevalenza giovani, che sono stati lasciati al riparo. Il Comando dei vigili del fuoco di Cuneo fa sapere che altre otto persone sono riuscite a raggiungere l’Italia transitando a piedi per la Galleria del Tenda. Tre di questi ultimi erano considerati dispersi, mentre degli altri cinque fino ad ora non si avevano notizie. Trovati e recuperati dal Soccorso Alpieno i sei escursionisti tedeschi dispersi in Valle Gesso (Cuneo) sono stati trovati e recuperati. I vigili del fuoco hanno recuperato le persone che erano rimaste bloccate dal maltempo a Vievola, frazione di Tenda in Val Roya (Francia), al confine con l’Italia.

Piemonte, colpite le province di Cuneo e Vercelli
Nella notte è morto nel Vercellese anche Samuel Pregnolato, un automobilista di 36 anni di Quarona. Era in auto col fratello ventenne, che è riuscito a salvarsi: la Sesia ha inghiottito la provinciale 105 e con l’asfalto si è portata via anche la sua Opel Corsa. Disperso per alcune ore, il suo corpo è stato ritrovato con l’auto quando ormai era troppo tardi. Sempre in Piemonte, il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, che passa sopra il fiume Sesia, è crollato nonostante fosse stato riaperto da poco. Il Sesia, in Piemonte, è esondato ed è stato interrotto il traffico ferroviario tra Milano e Torino. Sono stati ritrovate 21 delle 22 persone considerate disperse. Le situazioni più complicate sono in provincia di Cuneo e in quella di Vercelli. Intorno alla mezzanotte i vigili del fuoco hanno salvato cinque persone nel Tunnel del Tenda, al confine tra Italia e Francia. Ad essere soccorsi quattro pompieri francesi e un malgaro italiano, liberato con una ruspa. Disperso il fratello che ha riferito di averlo visto trascinato via dalla piena dei fiumi sul versante francese del collegamento.

Ma la notte tra venerdì e sabato è stata difficile per l’intero Piemonte – dove resta l’allerta arancione – anche perché le piogge sono state incessanti. Limone Piemonte, sempre in provincia di Cuneo, è isolato per la chiusura totale della Statale da Vernante per via dell’esondazione di un torrente, il Vermegnano. A Garessio e Ceva è esondato il Tanaro, che a Ormea ha battuto i valori dell’alluvione del 1994 e del 2016, prima di rientrare sotto i livelli di pericolo. Alluvione a Borgosesia, nel Vercellese, dove l’onda di piena da record del Sesia, che ha raggiunto gli 8,54 metri, ha causato esondazioni diffuse. Mezza provincia del Verbano Cusio Ossola è allagata, e senza energia elettrica, dalle 3 di questa notte. Due persone sono state sgombrate a Migiandone, frazione di Ornavasso, per l’esondazione del fiume Toce. Interrotta la statale 33 del Sempione per caduta piante, sono bloccate anche la strada Re-Dissimo, la Prestinone-Craveggia in valle Vigezzo. Frane, in territorio svizzero, anche sulla strada che da Vigezzo va verso Locarno.

È stata chiusa per precauzione, a causa dell’esondazione del torrente Dora, l’autostrada A5 Torino-Aosta tra gli svincoli di Quincinetto e Scarmagno. A Vercelli il ponte storico sul fiume Sesia che prosegue verso Borgo Vercelli e Novara è stato chiuso a scopo precauzionale dopo i livelli critici raggiunti dal corso d’acqua. Nel Cuneese nelle ultime ore si è registrata una attenuazione dell’intensità delle precipitazioni. Sempre qui sei persone in un camper sono stati salvate dall’elicottero dei vigili del fuoco Drago 55 a Vercelli. Il gruppo si era rifugiato sul tetto del mezzo che, parcheggiato in un campo da cross nella zona a Est della città, era stato sommerso dall’esondazione del Sesia. All’alba l’operazione di soccorso, svolta in condizioni meteo proibitive. A Torino i livelli del Po sono cresciuti nella notte, con valori però al di sotto delle soglie, mentre incrementi più consistenti si registrano per la Dora Baltea. L’allerta però resta massima a Ivrea e Banchette dove in alcuni punti è esondata la Dora: l’acqua in alcune zone ha allagato cantine, garage e zone di campagna. Anche il camposanto di Trappa, frazione di Garessio (Cuneo), è stato travolto dal maltempo. Molte tombe sono state spazzate via dai fiumi esondati. L’onda ha portato via anche bare, sino a Garessio e Bagnasco.

Undici persone, cinque bambini e sei adulti sono stati portati in salvo sabato pomeriggio nella frazione di San Giacomo di Entracque, nel cuneese, dai tecnici del soccorso alpino insieme ai vigili del fuoco. Le squadre di soccorso, dopo aver raggiunto la frazione a piedi per aggirare i punti in cui la strada è franata nel fiume ed essersi accertati che non ci fossero emergenze sanitarie particolari, hanno imbarcato le persone sull’elicottero dei Vigili del Fuoco per il trasporto valle.
Intanto, i tecnici del soccorso alpino di Mondovì hanno concluso le operazioni di protezione civile in Val Corsaglia, nel cuneese, dove erano intervenuti per effettuare il sopralluogo nelle frazioni alte in parte isolate dagli eventi alluvionali. La strada provinciale che conduce a Frabosa Soprana è, infatti, interrotta, così come alcune strade minori a monte. I tecnici del Soccorso hanno raggiunto un pastore bloccato con il bestiame in alpeggio e di ispezionato le prese in quota dell’acquedotto che al momento non è più in grado di erogare acqua potabile in tutto il comune.

Liguria, difficoltà e danni nel Ponente e a Ventimiglia
In Liguria a soffrire è stato soprattutto il Ponente e le valli savonesi e in particolare Ventimiglia dove il Roja è esondato in più punti, il Torrente Bevera in piena ha trascinato alcune auto e nell’entroterra si sono registrate frane, smottamenti e strade interrotte. Tra queste anche quelle che conducono a Triora e Molini di Triora, rimaste isolate. La Prefettura di Imperia ha smentito la notizia di alcuni migranti trascinati nel Roja. Nel Tigullio una forte mareggiata ha provocato allagamenti tra Rapallo, Santa Margherita e Portofino ma anche in questo caso senza feriti. In tutta la regione ci sono già diversi sfollati e sono circa 20mila le utenze Enel fuori servizio, problemi che dovrebbero essere risolti nel primo pomeriggio. Nel dettaglio, in provincia di Imperia, a Mendatica, risultano tre persone evacuate che hanno trovato ospitalità in un agriturismo. A Montegrosso, località Pian Latte, ci sono state due frane: una nel centro e una a monte dell’abitato. A Badalucco preoccupazione per il torrente Argentina, evacuate senza problemi 5 persone. Badalucco e Montalto senza energia elettrica. A Mendatica è crollato il ponte sul rio Beneito lungo la Sp 3.

Paesi sono isolati nell’entroterra di Imperia a causa di frane e esondazioni nella notte di torrenti in valle Argentina e valle Arroscia. Stando a quanto riportato dai vigili del fuoco sono isolate e senza luce Mendatica, irraggiungibile dai mezzi di soccorso, Molini di Triora e Triora. A Vessalico, nell’entroterra di Imperia, il ponte Manfredi è crollato e sei persone sono state evacuate, mentre a Ventimiglia, dove è straripato il fiume Roya, è crollata la storica passerella pedonale Squarciafichi, simbolo della città, che collega il centro storico e quello moderno. A Dolceacqua, in località Praeli e San Filippo è esondato il torrente Nervia. All’interno del torrente Bevera, invece, nell’entroterra di Ventimiglia, la forza dell’acqua ha trascinato via alcune auto. A Genova le onde del mare mosso hanno invaso le strade nei quartieri di Sturla e Voltri e a Cogoleto. Mentre il vento ha abbattuto diversi alberi bloccando le strade. La situazione più critica si è registrata a Sturla dove in una strada l’acqua di mare ha raggiunto i 20 centimetri. A Voltri si sono allagate alcune via, e anche garage e abitazioni sono state invase dall’acqua. Il vento, con raffiche fino a 100km/h ha abbattuto un grosso albero in corso Mentana, nel quartiere di Genova Carignano. In val Varenna un albero è caduto, interropendo il traffico e il transito di una linea dei trasporti locali. In via Fillak in Valpolcevera sono caduti un ramo e alcuni calcinacci, mentre nel quartiere di Albaro il vento ha strappato il tendone delle piscine.

“È stata una notte complicata – ha spiegato il governatore Giovanni Toti che ha parlato di circa di 30 milioni di danni – che ha rispettato in pieno le previsioni. La Liguria è stata interessata da una perturbazione importante che ha colpito soprattutto il Ponente. Cogliamo l’occasione per esprimere solidarietà ai vicini francesi, colpiti in modo ancora più duro da questa ondata di maltempo”. Nelle prossime ore si avvieranno gli interventi per risolvere le situazioni di precarietà sulle strade principali di collegamento che sono state divelte o parzialmente divelte dall’azione dei corsi d’acqua nella Val Roja, nella Val Nervia e in parte della Valle Arroscia

Valle d’Aosta, morto un vigile del fuoco volontario
Ad Arnad (Aosta) un vigile del fuoco volontario, Rinaldo Challancin, 53 anni, è morto per il crollo di un albero durante alcune operazioni di soccorso. Lascia la moglie Anna e le figlie, Marta e Stéphanie. Sono circa 1.500 le persone rimaste isolate in Valle d’Aosta. La situazione più grave riguarda la valle del Lys, dove nel comune di Gaby è crollato il ponte sulla strada regionale a metà del paese, non lontano dal municipio. Per questo la parte alta di Gaby e i due comuni più a monte, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, non sono raggiungibili. “C’è però una stradina secondaria che si può percorrere in caso di emergenza”, assicura il sindaco, Francesco Valerio. “Al momento sul territorio non abbiamo grandi criticità, al di là di piccoli smottamenti e piccole erosioni da parte dei torrenti”, aggiunge il primo cittadino di Gressoney-La-Trinité, Alessandro Girod. È isolato anche il comune di Champorcher, dopo la caduta di massi e acqua sulla strada regionale che porta in paese. “Sono 250-300 i residenti” bloccati, spiega il sindaco, Alice Chanoux. A Cogne la frazione di Lillaz è accessibile solo da una strada sterrata mentre – riferisce il primo cittadino, Franco Allera – sono in corso i lavori per rendere raggiungibile di nuovo la Valnontey. Per il pericolo di caduta alberi la Protezione civile in Valle d’Aosta invita a utilizzare l’autostrada A5 per gli spostamenti: numerose strade sono state chiuse per questo motivo, a Ollomont, Saint-Barthélemy, Valle di Champorcher. Si calcola che siano già quasi mille gli interventi nelle ultime 24 ore dei vigili del fuoco nelle Regioni del Nord.

Lombardia, vigili del fuoco impegnati per ore
Sono stati oltre un centinaio nelle ultime ore gli interventi dei vigili del fuoco a Milano e provincia a causa di alberi caduti o pericolanti e allagamenti di scantinati per via delle condizioni atmosferiche delle ultime ore, caratterizzate da consistenti piogge e forte vento. Osservati speciali i fiumi Seveso e Lambro che in passato sono spesso usciti dagli argini. Raffiche di oltre cento chilometri orari si sono registrate sopra i duemila metri di quota nella Bergamasca, dove la notte scorsa la temperatura è scesa ai 6 gradi. Il vento ha caratterizzato per tutta la nottata il clima dell’intera provincia: oltre cento millimetri di pioggia sulle Orobie bergamasche. La strada provinciale 24 in località Foppacalda è stata chiusa per una frana: la strada è inagibile come deciso dal Comune di Val Brembilla.

Sono senza acqua potabile, senza energia elettrica e con difficoltà ad utilizzare la linea telefonica gli abitanti della frazione Vararo del comune di Cittiglio (Varese), isolata da ieri sera a causa di frane e alberi divelti dal maltempo. I vigili del fuoco hanno cercato di raggiungere la zona in elicottero ma non ci sono riusciti a causa del maltempo. A quanto emerso dal sopralluogo, le due strade di accesso alla frazione montana sono impraticabili. È salito e continua a salire il livello del lago di Como. In città è stata chiusa una corsia della strada sul lungolago e vengono montate le paratie in vista di una ulteriore ondata con il probabile allagamento di piazza Cavour, un po’ come accade con l’acqua alta a Venezia, dove oggi è stata alzato il Mose. Deviati gli autobus. Un gruppo di 17persone è isolato nella frazione Sant’Antonio di Corteno Golgi, nel Bresciano, dopo che il distacco di una frana con un fronte di circa 100 metri ha interrotto l’unica strada che collega il piccolo centro. Un elicottero dei Vigili del fuoco è partito per recuperare il gruppo.

In Emilia-Romagna è crollato intorno alle 15 un ponte sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia nel Piacentino. Si tratta del Ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, in comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. Non risulta ci siano feriti. La strada statale che congiunge Piacenza a Genova è chiusa. Il ponte è da anni ammalorato – all’inizio dell’anno è stato oggetto di parziali lavori di messa in sicurezza – e a causarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, in queste ore particolarmente violenta. L’abitato di Ottone – ultimo comune piacentino ai confini con la provincia di Genova – è ora raggiungibile solo dal versante ligure. Ad Ossana, comune della valle di Sole, in Trentino, a causa del maltempo sono esondati il rio Val Piana ed il rio Val Salin, che hanno trascinato fango e detriti fino al paese, dove sono state danneggiate alcune abitazioni private ad alcuni immobili pubblici ma non si registrano feriti o danni a persone.

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