A febbraio si era staccato un iceberg grande quanto Malta, a marzo si era arrivati alla temperatura record di 20 gradi. Oggi l’ennesima brutta notizia. Due importanti ghiacciai dell’Antartide, Pine Island e Thwaites, si stanno fratturando rapidamente nei loro punti più vulnerabili in un processo che potrebbe portare al collasso delle piattaforme di ghiaccio galleggianti a cui sono collegati. Lo hanno rilevato immagini e dati catturati dai satelliti e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas) dal gruppo di Stef Lhermitte, dell’università tecnica di Delft, nei Paesi Bassi.

I cambiamenti in corso nei due ghiacciai erano noti, ma adesso è stata documentata la crescita delle aree danneggiate dal 1997 al 2019, grazie ai dati del satellite Sentinel-2 del programma Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, e del satellite Landsat di Nasa e del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs). Le immagini indicano che in entrambi i ghiacciai ci sono zone ricche di fratture e crepacci in corrispondenza delle aree al confine con le piattaforme di ghiaccio galleggianti.

Lo studio su Pnas

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