Al centro della seconda giornata di Stati generali dell’economia c’è anche il tema del lavoro. A dirlo lo stesso presidente del Consiglio nel discorso introduttivo di apertura dei lavori. “Le mission fondamentali sul tema sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro”, ha sottolineato Giuseppe Conte che questa mattina ha incontrato i sindacati. “La tutela del reddito dei lavoratori dovrà essere articolata in molteplici progetti: l’istituzione di un salario minimo nel Paese, la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l’incentivazione del welfare contrattuale“, ha aggiunto. Tra gli annunci anche quello di un nuovo decreto che allungherà di altre 4 settimane la Cassa integrazione.

“Se nel recente passato si era affermata una visione secondo la quale i diritti sociali sono un residuo della crescita economica, questa pandemia ci invita a recuperare un’altra dialettica tra diritti e lavoro, quella che avevamo conosciuto negli anni del secondo dopoguerra, durante la grande stagione dell’espansione dei diritti, il “trentennio d’oro” dell’Occidente, come lo ha definito il grande storico britannico Eric Hobsbawm , che ha permesso a fasce sempre più ampie della popolazione di godere di benefici prima sconosciuti alle generazioni che l’avevano preceduta. Questa crisi ci consegna una comunità nella quale la garanzia del benessere individuale e collettivo, soprattutto nei luoghi di lavoro, non può essere più pensata come un mero corollario dell’attività economica, ma deve essere posta quale precondizione dello sviluppo”, ha spiegato il premier, parlando ai sindacati, sottolineando che “il lavoro non è solo fonte di reddito, non è solo un fattore della produzione”, ma, “una questione di senso, di significato della vita: è lo spazio nel quale si sviluppa, come ci insegna la nostra Costituzione, la personalità umana e attraverso il quale ogni persona realizza sé stessa, e quindi contribuisce – come ci ricorda l’articolo 4 della Costituzione – al progresso materiale e spirituale della società”. Ecco l’intervento integrale del premier.

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