Da un lato il Nursing up con un flash mob davanti alla prefettura per chiedere “dignità e rispetto“, dall’altro il Nursid con una colonna di dieci camion per ricordare allo Stato di “onorare” gli impegni presi con gli infermieri. È la doppia manifestazione degli operatori sanitari che questa mattina, come in molte altre parti d’Italia, ha coinvolto Torino. Con indosso una maglietta bianca con il simbolo di Superman e qualcuno ancora con le protezioni indossate durante l’emergenza Covid, gli infermieri del Nursing Up, dopo aver osservato un minuto di silenzio per ricordare George Floyd, hanno affidato alle note de Il silenzio suonato in piazza il messaggio rivolto al governo, in attesa di essere ricevuti in delegazione dal prefetto. “Non vogliano essere dimenticati – sottolinea Claudio Delli Carri, segretario piemontese del Nursing Up – quello che chiediamo è una contrattazione autonoma per le figure sanitarie, valorizzazione del personale, nuove assunzioni di tutte le professionalità, anche oss, riconoscimento economico”

A Genova, invece, gli infermieri anno voltato le spalle al palazzo della Regione, ma idealmente, come hanno detto, a “tutte le istituzioni“, tenendo in mano cartelli e striscioni che chiedono “rispetto”. Venerdì gli operatori sanitari liguri hanno organizzato un presidio sotto la Prefettura per chiedere un riconoscimento per la categoria sia dal punto di vista organizzativo sia da quello economico. “Non ci interessa l’etichetta di ‘eroi’. Noi siamo professionisti e vogliamo essere trattati come tali”, hanno detto.

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