“Mi ha afferrato il pene senza che lo volessi”. Un giocatore di football americano è stato molestato da una donna su un aereo. Se la notizia non fosse stata pubblicata dal New York Times in molti farebbero fatica a crederci. A finire in tribunale, infatti, è stata la United Airlines perché durante un volo del 10 febbraio scorso, da Los Angeles a Newark, un giocatore della NFL è stato prima oggetto di avances non gradite da una signora di mezza età poi da lei continuamente stuzzicato fino a quando la donna travolta da pensieri bellicosi gli ha agguantato il pene con forza e, sempre secondo quanto è scritto nella testimonianza della vittima depositata al tribunale di Los Angeles, gli avrebbe strappato la mascherina dalla faccia.

Essendo però il fatto accaduto il 10 febbraio però è altamente probabile che si parli delle mascherine copri occhi per il sonno e non mascherina antivirus come erroneamente riportano alcuni quotidiani. Dell’uomo non si sa il nome, ma si sa che è afroamericano e che viaggiava con un compagno. La vittima era nel seggiolino centrale di una fila di tre mentre la molestatrice si trovava in quello accanto al finestrino. Va anche detto che prima di passare alla così drastica decisione della querela la vittima avrebbe più volte chiesto al personale di volo di intervenire, richiesta che avrebbe però stimolato ulteriormente la libido della donna. La United Airlines però, in una nota resa pubblica alla stampa, ha sì spiegato che “la sicurezza e il benessere dei nostri clienti è sempre la nostra massima priorità”, ma che allo stesso tempo ha spostato il giocatore in un altro posto del velivolo.

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