Giornata di sciopero generale domani per il mondo della scuola. A proclamare la protesta è il sindacalismo di base che ha organizzato manifestazioni a Milano in largo Cairoli, a Bologna, Sassari, Firenze, Trieste, Cagliari, a Reggio Emilia e in altre città. In piazza ci saranno i lavoratori e gli studenti che hanno aderito all’appello di Adl Cobas, Cub Sur, Sgb, Usi- Cit.

“Innanzitutto – spiega Riccardo Germani, portavoce di Adl Cobas – chiediamo la stabilizzazione di oltre 180mila precari in considerazione del fatto che non viene rispettata la direttiva europea 70 del 1999 che prevede la stabilizzazione di tutti i lavoratori con 36 mesi di anzianità. Inoltre protestiamo per avere un salario europeo: i docenti italiani sono i meno retribuiti. Ma vogliamo porre l’attenzione anche sulla sicurezza degli edifici scolastici che interessano sia i lavoratori che gli studenti. Servono maggiori investimenti. Siamo poi contrari all’alternanza scuola/lavoro: questa scuola precaria non avvicina gli studenti al mondo del lavoro ma li prepara già da giovani al mondo dello sfruttamento attraverso l’alternanza scuola lavoro. Alla ministra Lucia Azzolina chiediamo in primis di applicare la normativa europea e di avere per i docenti il ruolo dopo tre anni di precariato come accade in tutto il pubblico impiego”.

Sul piatto delle rivendicazioni anche il rinnovo dei contratti scaduti per i quali, al momento mancano le coperture economiche, secondo i sindacati di base. Ma quello di venerdì non è l’unico sciopero del settore. Anche i sindacati confederali hanno annunciato uno sciopero generale che si terrà il 17 marzo: una protesta che mette al centro i diritti dei lavoratori precari della scuola e rilancia i temi dell’Intesa del 24 aprile scorso con il premier Conte: percorsi abilitanti a regime, stabilizzazione dei precari, concorso riservato per i facenti funzioni di direttori amministrativi (Dsga).

In un documento firmato dai cinque segretari nazionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, sono stati ribaditi gli obiettivi dell’azione sindacale: “Dev’essere avviata subito la procedura abilitante straordinaria per i docenti aventi titolo; per il concorso riservato ai docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado con almeno tre anni di insegnamento nella scuola statale è necessario valorizzare gli anni di insegnamento, valutando il servizio in misura prevalente rispetto al punteggio della prova concorsuale; ammettere al concorso riservato i docenti che hanno insegnato per tre anni solo su posti di sostegno sprovvisti di titolo di specializzazione e pubblicare la banca dati dei quesiti per favorire una migliore preparazione dei docenti, analogamente a quanto avviene per molte altre procedure di selezione”.

I segretari se la prendono con la nuova inquilina di viale Trastevere:La ministra non tiene fede agli impegni, sottoscritti dal governo in più occasioni, finalizzati a dare stabilità al lavoro e qualità alla scuola. Le procedure straordinarie che si stanno predisponendo non rispondono all’esigenza di una adeguata valorizzazione del lavoro svolto precariamente per consistenti periodi. L’assenza di un sistema organico e permanente di abilitazione e accesso all’insegnamento crea i presupposti per la reiterazione del precariato, come avvenuto finora con la moltiplicazione delle supplenze che si rende necessario ogni anno conferire”.

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