Dopo gli uffici ambientali e urbanistici, anche l’esercito dice no alla “Malagrotta 2” in Valle Galeria. Virginia Raggi non torna sui suoi passi. Rimane agli atti la delibera della Giunta capitolina che individua nella cava di via Monte Carnevale, periferia ovest della città, la nuova discarica di Roma, in ottemperanza all’ordinanza della Regione Lazio di fine novembre 2019. Un milione e mezzo di metri cubi a poche centinaia di metri dall’altro sito storico, quello di Malagrotta, il più grande d’Europa nel suo genere, aperto dagli anni ’70 e chiuso nel 2013 su pressione dell’Unione Europea. La scelta sta generando una frattura profonda nel M5s romano che proprio della difesa ambientale del quadrante ovest della città aveva fatto una delle battaglie principali sul territorio capitolino.

Come anticipato da ilfattoquotidiano.it, nella giornata di giovedì è arrivato sulla scrivania della sindaca il parere negativo del dipartimento capitolino Ambiente, firmato dalla dirigente Laura D’Aprile. In tarda serata, sono arrivati anche i risultati dell’istruttoria del dipartimento capitolino Urbanistica, “sostanzialmente negativi”, in cui sono evidenziate tutta una serie di criticità, relative soprattutto alla presenza di falde acquifere e alle difficoltà procedurali per l’esproprio dei terreni e alla presenza di “case sparse” che potrebbero essere considerati “agglomerati urbani”.

La Difesa: “Mille soldati esposti a polveri e insetti” – Esiste poi un terzo documento, emesso dal ministero della Difesa, che ricalca un atto precedente, risalente al 2012, relativo alla presenza di una importante base militare interforze a meno di un chilometro dalla cava: il parere, anch’esso negativo, parla di un rischio concreto per i mille fra militari e civili che vi lavorano (la metà vi alloggia) di venire esposti a “polveri e particolato, veicolante sostanze dannose”, “pericolosi germi provenienti dai processi degradativi”, “esalazioni metifiche capaci di influire sullo stato di salute e sulle performance” e “pullulazione di specie animali vettrici di patologie sanitarie”. Inoltre, “il progetto di discarica potrebbe includere una porzione di area demaniale del Parco Antenne di Espansione” che “non può essere utilizzato da terzi ne tanto meno oggetto diretto di compravendita”.

La scelta del Campidoglio, tuttavia, per il momento è quella di non tornare indietro rispetto alla delibera del 31 dicembre. Raggi invierà tutta la documentazione alla cabina di regia tecnica fra Regione, Città metropolitana e Comune, la stessa che il 4 dicembre aveva individuato i 7 siti idonei per la realizzazione della discarica. In quello stesso tavolo tecnico, tuttavia, siedono proprio i dirigenti che hanno formulato i pareri, cosa che crea una contraddizione di difficile risoluzione. “Sarà la cabina di regia a tre, nel caso individui elementi ostativi nuovi, a revocare l’autorizzazione e, dunque, a far decadere la delibera approvata”, spiegano dal Campidoglio, fermo restando che “noi la decisione politica l’abbiamo presa, eravamo obbligato dall’ordinanza regionale”. Fra i siti, spiega chi ha partecipato alla “scelta”, quello di Monte Carnevale era il più capiente e l’unico fra gli idonei che avrebbe permesso almeno quattro anni di conferimenti.

Tensione alle stelle nel M5s: lite Ficcardi-Raggi – Fatto sta che la tensione nel movimento romano è alle stelle. Ieri pomeriggio nella chat di Telegram della maggioranza sono volate parole grosse fra da una parte i consiglieri Simona Ficcardi e Daniele Diaco e dall’altra Annalisa Bernabei e la sindaca Raggi. Diaco, presidente della Commissione rifiuti, è fortemente contrario alla discarica, in special modo nella Valle Galeria, e potrebbe essere presente alla manifestazione organizzata dai comitati territoriali che si svolgerà questa mattina in via di Ponte Galeria: “Ci sto ragionando”, ha detto a ilfattoquotidiano.it, aggiungendo: “Il nostro obiettivo è tutelare il territorio della Valle Galeria dove abbiamo preso degli impegni ben precisi con la cittadinanza. Io fuori dalla maggioranza in caso di conferma della discarica? Facciamo un passo per volta”.

Non solo. I consiglieri pentastellati del Municipio XII hanno minacciato dimissioni di massa in caso di conferma della discarica, a iniziare dalla presidente Silvia Crescimanno, compagna di Diaco. Alla manifestazione, saranno presenti quasi certamente Simona Ficcardi, altra consigliera capitolina che in molti dicono sul punto di passare al gruppo misto, e il consigliere regionale Marco Cacciatore. In campo anche Stefano Vignaroli, militante storico del territorio e oggi presidente della commissione parlamentare Ecomafie, che nei giorni scorsi ha avuto un confronto molto acceso con Virginia Raggi. “Ci aspettiamo almeno 3mila persone”, azzardano i comitati alla vigilia del corteo che parte questa mattina alle ore 10.

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