Bagarre in aula al Senato sullo stralcio della norma sulla cannabis light dalla manovra. All’annuncio della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati è scoppiato l’applauso delle opposizioni mentre la maggioranza ha protestato. “Siamo molto dispiaciuti della sua decisione – ha detto il senatore M5s, Matteo Mantero – l’emendamento non riguarda la droga ma semplicemente degli agricoltori. L’applauso che hanno fatto le opposizioni l’hanno fatto in faccia a 12mila famiglie. Le chiedo di dimostrare che la sua scelta era scevra da qualsiasi pressione della sua parte politica e voler mettere in calendario in votazione alla prima seduta utile la richiesta di urgenza per lavorare sulla canapa industriale, che ho depositato a luglio”. “Come ho già specificato più volte – ha replicato Casellati – mi spiace che lei si riferisca a una decisione che dovrebbe essere scevra da condizionamenti politici, le voglio far presente che lo sono tutte le mie decisioni. È una decisione meramente tecnica. Se ritenete questa misura importante per la maggioranza fatevi un disegno di legge“.

Simone Pillon, della Lega, se l’è presa col M5s: “Vergogna, volete dare la droga ai ragazzini”. Poi l’intervento di Alberto Airola viene bersagliato da Fratelli d’Italia: “Perché non commercializzare la cocaina?”. La lite è proseguita anche quando ha preso la parola Andrea Marcucci, con Ignazio La Russa che ha urlato a un senatore del Movimento 5 stelle “drogato”.

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Cannabis light, Casellati: “Inammissibile la norma”. Lega applaude. M5s: “Pressione politica”. Ministro D’Incà: “Amareggiato”

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