La manovra arriva nell’Aula di Palazzo Madama. Dopo quasi 14 ore di maratona notturna, la commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al testo. La questione di fiducia però verrà posto solo lunedì e non domani (venerdì) come previsto inizialmente: è questa la decisione presa dalla conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama. La discussione generale sulla legge di bilancio andrà avanti oggi fino alle 22 e dovrebbe proseguire domani: poi lunedì 16 dicembre la fiducia, con la prima “chiama” dei senatori prevista verso le 15.15.

Nella notte, la maggioranza ha votato compatta le misure che sono state il simbolo delle tensioni interne: dalla plastic tax, ridotta a 45 centesimi al chilo, alla revisione della tassazione sulle auto aziendali. Nelle settimane scorse, i due provvedimenti sono stati oggetto di un forte dibattito in maggioranza, così come la sugar tax, con Italia Viva che più volte ne ha chiesto la cancellazione: il motivo dei tempi ristretti con cui ora la manovra dovrà essere approvata dalle due Camere. Confermate anche le nuove coperture: sale la tassa sulla fortuna (20% sulle vincite sopra i 500 euro) e aumentano ancora le clausole di salvaguardia sulle accise. Salta invece la stretta sulle ‘finte prime case‘ – proposta dai relatori – che avrebbe portato a un incremento del gettito Imu.

PLASTIC TAX – Scende a 45 centesimi al chilo la plastic tax, che si applica ai prodotti monouso. Lo prevede un emendamento che reinserisce il tetrapak fra i materiali sottoposti alla tassa. L’imposta entra in vigore a luglio. Sono esclusi i prodotti in plastica riciclata e quelli composti da più materiali che abbiano una componente di plastica inferiore al 40%.

ROBIN TAX – La Robin tax, cioè l’addizionale Ires, sale del 3,5% per i concessionari del settore trasporti (autostrade, porti, aeroporti e ferrovie). In una precedente versione, la platea dei concessionari era più vasta, ma “c’è stata una riflessione – ha spiegato il viceministro Antonio Misiani – per evitare il rischio che l’aumento ricadesse sulle bollette“. L’addizionale si applicherà per tre anni: 2019-2021. L’Ires passa quindi dal 24 al 27,5%.

SUGAR TAX – Via libera alla sugar tax, la tassa di 10 centesimi al litro sulle bevande analcoliche zuccherate, che scatterà dal primo ottobre 2020. Lo slittamento da gennaio a ottobre comporta un minor gettito di 175,3 milioni di euro.

AUTO AZIENDALI – La nuova tassazione sulle auto aziendali scatterà da luglio 2020 e riguarderà le nuove immatricolazioni. Il fringe benefit scende al 25% per le auto meno inquinanti, mentre sale dal 40% fino al 60% nel 2021 per le auto più inquinanti, in base al livello di emissioni. La revisione della norma annulla il nuovo gettito. Nella prima formulazione, lo Stato prevedeva invece di incassare circa 330 milioni di euro nel 2020. L’Italia, come raccontato da ilfattoquotidiano.it, è uno dei Paesi con le tasse più basse sulle auto aziendali.

BONUS FACCIATE MA NON PER GLI ALBERGHI – Arriva il bonus facciate ma non per gli alberghi. La misura prevede una detrazione al 90% in dieci anni per le “spese documentate, sostenute, nell’anno 2020, relative agli interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici”.

CLAUSOLE SULLE ACCISE – Sale la portata delle clausole di salvaguardia che riguardano le accise sui carburanti, a partire dal 2021. Rispetto a quanto previsto sulla base delle vecchie manovre, resta la piena sterilizzazione delle clausole per il 2020, ma c’è un’ipotesi di incremento di 303 milioni nel 2021, di 651 milioni nel 2022 e 132 milioni nel 2023. Se non sarà disinnescata, la clausola porterà quindi ad aumenti delle accise sulla benzina da 1,221 miliardi nel 2021, 1,683 miliardi nel 2022 e 1,954 miliardi nel 2023.

TASSA SULLA FORTUNA – Dal primo marzo sale al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, comprese quelle alle lotterie istantanee come i Gratta e Vinci. Nel caso delle vincite alle new slot sopra i 200 euro, dal 15 gennaio il prelievo sale al 20%. Rivisti anche il prelievo erariale unico (Preu) e il payout (al 65%), cioè la percentuale di somme giocate destinate alle vincite. Obiettivo della ‘tassa sulla fortuna’ è anche coprire la revisione di sugar e plastic tax.

FINTE PRIME CASE – Niente stretta sulle ‘finte prime case’: cancellata la misura che prevedeva la possibilità per ogni nucleo familiare di indicare una sola abitazione come principale, sulla quale non pagare l’Imu, anche se la seconda casa si trovava fuori dal territorio comunale di residenza.

ORFANI FEMMINICIDIO – Gli orfani di femminicidio saranno tutelati da ogni forma di richiesta risarcitoria. Le spese saranno coperte dal Fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, intenzionali violenti e dei crimini domestici già istituito al Ministero dell’Interno. “Al Senato è stata approvata all’unanimità la norma, presentata sotto forma di subemendamento alla legge di Bilancio, che tutela da ogni forma risarcitoria diretta le figlie di Cristina Biagi, uccisa dal marito nel 2013, e tutti gli orfani di femminicidio. Un atto dovuto che testimonia l’attenzione e la sensibilità del Governo su questo tema”, commentano le ministre del Lavoro, Nunzia Catalfo, e dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Abbiamo saputo fare squadra con il governo e l’Inps e abbiamo trovato subito un’ottima soluzione”, scrivono la senatrice Susy Matrisciano, prima firmataria dell’emendamento, e tutta la delegazione M5s nella commissione d’inchiesta sul Femminicidio. “Le spese saranno coperte da un fondo già esistente presso il Ministero dell’Interno per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici”.

Arrivano inoltre 6 milioni di euro in tre anni per il fondo a sostegno delle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA – Per gli interventi di riqualificazione energetica di aree comuni degli edifici condominiali, al posto della detrazione prevista si potrà chiedere direttamente uno sconto in fattura. L’impresa che ha eseguito i lavori verrà poi rimborsata sotto forma di credito d’imposta. Sarà possibile avere lo scontro per lavori di importo superiore ai 200mila euro. Torna quindi, modificato, lo sconto in fattura, la cui prima versione era stata cancellata con un emendamento.

DETRAZIONE SPESE SANITARIE – Resta la detrazione al 19% per le spese sanitarie, senza vincoli di reddito: cancellata la stretta sui bonus fiscali per i redditi alti prevista dal ddl bilancio.

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