14 febbraio 2017: chiesto processo per i carabinieri – Il procuratore capo Giuseppe Pignatone e il sostituto Giovanni Musarò chiedono il rinvio a giudizio di cinque carabinieri: sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale. Tedesco risponde anche di falso nella compilazione del verbale di arresto di Cucchi e calunnia insieme al maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti a capo della stazione Appia, dove venne portato il giovane. Accusato di calunnia è anche un altro militare, Vincenzo Nicolardi, che avrebbe falsamente accusato gli agenti della polizia penitenziaria poi assolti nel primo processo.

19 aprile 2017 – Cassazione annulla (di nuovo) le assoluzioni – La Suprema corte annulla per la seconda volta le assoluzioni dei cinque medici dell’ospedale Pertini accusati dell’omicidio colposo di Cucchi. I proscioglimenti sono stati annullati con rinvio ad una nuova corte d’Appello: si tratta del terzo processo di secondo grado. Il reato si sarebbe prescritto il giorno dopo.

9 maggio 2018: “Ho parlato e ora ho paura” – Il teste Casamassima al fattoquotidiano.it: “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello. Appena si è venuto a sapere che io avevo testimoniato, hanno aperto a mio carico una serie di procedimenti. Parliamo di punizioni che sommate cominciano a essere importanti per il mio lavoro”. In seguito il testimone verrà trasferito e demansionato.

12 settembre 2018: il film sul caso Cucchi – Esce – contemporaneamente nelle sale cinematografiche e in streaming su Netflix – Sulla mia pelle, il film sul caso Cucchi diretto da Alessio Cremonini con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.

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