La proposta di Renzi è una proposta di buon senso. Si tratta di mettere al centro l’interesse dell’Italia e di fare poche cose essenziali in modo da traghettare il Paese a un voto che non sia drammatico. Non mi pare un ostacolo il fatto di dover mettere assieme forze politiche che si sono sfidate in questo governo tremendo. Del resto, Lega e M5s sono stati avversari prima del 4 marzo 2018 e hanno continuato a essere avversari anche dopo“. Sono le parole della deputata Pd, Alessia Morani, nel corso di una intervista telefonica rilasciata alla trasmissione “Ma cos’è quest’esate”, su Radio24.

E puntualizza: “Il Pd non è rilevante solo ora con la crisi di governo, ma è il secondo partito che c’è in Italia, quindi credo che con noi si debba fare i conti. Il gruppo parlamentare del Partito Democratico sia alla Camera che al Senato è un gruppo parlamentare consistente. Zingaretti vuole andare alle urne? Intanto, non decide lui ma Mattarella. Immagino che all’interno del Pd ci sarà una discussione, che non sarà sicuramente semplice, perché sia la poszione di Zingaretti, sia la posizione di Renzi comportano una grande responsabilità e delle conseguenze che non sono banali. Noi – continua – comunque siamo abituati alla discussione, non abbiamo un “capitano” che decide . Credo che la posizione di Renzi sia una posizione legittima di uno dei leader del Pd. Mi pare di capire che anche all’interno della stessa maggioranza di Zingaretti il dibattito sia aperto, perché ho letto le dichiarazioni di Franceschini e di Bettini“.

La parlamentare dem ribadisce: “Un governo tecnico sarebbe un suicidio politico per il Pd? Io, da parlamentare nazionale che ha interesse per il bene del Paese, mi pongo di più il problema del suicidio dell’Italia piuttosto che del suicidio di quella o quell’altra forza politica. E poi abbiate pazienza: il governo che è uscito fuori dalle elezioni del 4 marzo 2018 rispettava la volontà popolare? Se non corrisponde alla volontà popolare un governo largo che coinvolga Pd, M5s, Forza Italia e magari anche Liberi e Uguali, allora bisogna dire che anche il sedicente governo del cambiamento non corrisponde alla volontà popolare. Io non è che sono contraria alle elezioni, ma qualcuno dovrà farsi carico di quello che succederà agli italiani, perché, a dispetto delle favole raccontate da Salvini, noi ci troveremo di fronte a una Italia con il sedere per terra, tra crescita zero, produzione industriale che arranca e possibile aumento dell’Iva, il che sarebbe devastante”.

Nel finale, Morani, che si dichiara fieramente renziana, risponde ironicamente alla domanda della giornalista Elisabetta Fiorito, che le chiede se seguirà Renzi in caso di scissione da Zingaretti: “Purtroppo non c’è più il segnale, non la sento bene”.

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