Un geometra e un perito tecnico. Il primo si chiama Franco Magi e dovrà dividersi tra lo studio e un’aula del Tribunale di Cagliari, dove il 19 maggio scorso si è tenuta la prima udienza del processo che lo vede imputato per turbativa d’asta. Il perito tecnico è Christian Stevelli, noto soprattutto per i ruoli nell’azienda di famiglia, da sempre nel ramo del nolo autobus. Ad accomunarli, la militanza attiva nel Partito Sardo d’Azione e la fedeltà assoluta al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che poche settimane fa li ha voluti nel suo ufficio come consulenti. Il compenso che percepiranno dalle casse della Regione: 100mila euro lordi l’anno. Circa 6mila euro netti al mese per i prossimi cinque anni. Costo totale per le casse pubbliche: più di 986mila euro. La stipula dei contratti è avvenuta sulla scorta di una legge regionale del 1988 che per la cooptazione dei consulenti fissa un’unica e semplice condizione: devono essere dotati di alta e specifica professionalità. E a scorrere i curricula, non sembra questo il caso per i due uomini scelti da Solinas, peraltro anche lui laureato in Giurisprudenza appena due mesi prima delle elezioni all’Università di Sassari, al termine di un cursus studiorum per così dire bizzarro.

Partendo da Franco Magi, racconta il cv pubblicato sul sito istituzionale della Regione che il geometra sardista, amico d’infanzia di Solinas, ha collezionato negli anni un’invidiabile sequela di incarichi. Squisitamente politici. Il battesimo arriva alla fine degli anni Novanta col centrosinistra, quindi un lesto passaggio nel centrodestra e infine l’adesione al Partito Sardo d’Azione, nel frattempo approdato alla corte della Lega di Salvini. Oggi, tra processi e consulenze, deve ritagliare uno spazio anche per l’attività politica sul campo, visto che è consigliere comunale a Capoterra, cittadina alle porte di Cagliari. Curiosamente, probabilmente memore degli esordi col centrosinistra, fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Francesco Dessì, del Partito democratico. Candidato alle Regionali del 24 febbraio scorso, non è stato eletto. Ma negli uffici del Palazzo è arrivato comunque grazie alla chiamata dell’amico Solinas.

Archiviato il versante politico, tra le poche occupazioni di Magi riportate dal curriculum figurano la direzione di una società del cugino e un ruolo di primissimo piano nell’organico di una società pallavolistica locale. La sorpresa arriva però quando si va a cercare il titolo di studio: non pervenuto. Qualche informazione in più arriva dal sito istituzionale di SardegnaIt, società in house della Regione specializzata in ICT (Information and communication technology). La missione aziendale, come si può intuire, è ultra specifica. Eppure alla presidenza della società, nel 2011, su nomina diretta dell’allora presidente della Regione Ugo Cappellacci – giunta a trazione Forza Italia, assessore ai Trasporti Christian Solinas -arriva proprio Franco Magi. Il geometra. Che nel curriculum di SardegnaIT riporta il titolo di studio: un generico diploma di scuola media superiore. Ricerche successive hanno confermato il titolo di geometra.

Ed è proprio nel ruolo di presidente di SardegnaIT che meno di due mesi fa Magi è andato a processo con l’accusa di turbata libertà degli incanti. Secondo il pm Gaetano Porcu, da presidente della società di ICT, Magi ha giocato un ruolo nel pilotare la gara d’appalto da quasi 800mila euro bandita per l’affitto di nuovi uffici a favore di SardegnaIT. La scelta cadde su un complesso di proprietà dell’imprenditore ed editore Sergio Zuncheddu, patron dell’Unione Sarda, il primo quotidiano dell’isola. Questo non ha impedito a Solinas di nominare Magi come consulente. Per trattare quali temi, non si sa. Inoltre, nel curriculum fornito alla Regione subito dopo la firma del contratto da consulente, oltre ad omettere il titolo di studio, Magi ha cancellato le voci sui suoi ruoli nel partito. Si evince da un semplice confronto con un curriculum identico pubblicato sul sito del Psa, che il neo-consulente ha dimenticato però di “sbianchettare”. Tra i vari incarichi, la vicepresidenza della Commissione di garanzia, che ha il compito di valutare il comportamento degli iscritti.

Sparisce qualsiasi riferimento al Partito Sardo d’Azione anche nel curriculum consegnato dal secondo consulente, Christian Stevelli. Che nel Psa non è certo l’ultimo arrivato: è commissario provinciale a Cagliari e fa parte del Consiglio nazionale. E invece, la militanza viene relegata alle ultime righe del documento, dove alla voce “Interessi extraprofessionali”, Stevelli indica il nuoto, la pallanuoto e infine la politica. Compare però, a differenza di Magi, il titolo di studio, conseguito nel 1990 in un non meglio specificato istituto tecnico di Catania con 42/60. Tra le esperienze professionali: i ruoli organizzativi nell’azienda fondata dal padre Mario e divenuta, nel tempo, una delle principali società isolane di trasporto passeggeri su gomma, la guida di alcune società, sempre nel campo dei trasporti. Poi la nomina nel consiglio di amministrazione della Sogaer, la società a maggioranza pubblica che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas. Ancora il varo della società unipersonale “S.Im Stevelli Christian sede Cagliari”, il cui oggetto sociale non è specificato. Infine, l’abilitazione al servizio antincendi. Nessuna esperienza, insomma, riconducibile all’alta professionalità richiesta dalle norme sui consulenti. Spicca invece il ruolo di primissimo piano che, negli ultimi anni, a suon di voti e strenuo impegno Stevelli è riuscito a ritagliarsi nel Psa dell’era Solinas. Un altro aspetto che lo accomuna al neocollega Franco Magi. Tanto basta, evidentemente, per un contratto che mette i due consulenti sullo stesso piano dei dirigenti. Che in Regione, però, sono entrati per concorso pubblico.

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