Elezioni uguale disagi nel trasporto pubblico. Le segnalazioni arrivano da Napoli, Palermo, Roma e anche dal Piemonte (dove si vota anche per il governatore). “Il servizio di trasporto pubblico della Capitale non può essere ulteriormente ridotto a causa delle assenze degli autisti impegnati come scrutatori ai seggi  – dice Stefano Pedica del Pd –  È assurdo che in una città come Roma, dove spostarsi in autobus o metro è già normalmente difficile, i mezzi si fermino a causa delle elezioni. È l’ennesima beffa per i cittadini.Quello dei dipendenti di Atac e delle altre partecipate come Ama che chiedono di assentarsi per le elezioni è un vecchio problema che va risolto. Bisogna limitare le assenze anche se in questi casi, piuttosto che permettere a chi già lavora di allontanarsi dal proprio posto, sarebbe più logico dare la precedenza come scrutatori ai disoccupati e ai cassaintegrati. Sicuramente si creerebbero meno problemi nelle aziende e si darebbe un aiuto concreto a tante persone in difficoltà”. Anche se proprio il Pd e anche Fratelli d’Italia lamentano in alcuni seggi proprio la mancanza di scrutatori.

Protesta la Lega invece per la situazione di Palermo: “Vergognoso che migliaia di palermitani per tre giorni non possano prendere l’autobus e il tram perché duecento autisti dell’Amat sono impegnati come rappresentanti di lista nei seggi elettorali. È una città amministrata in modo civile quella dove il trasporto pubblico si può bloccare candidamente per una competizione elettorale senza che nessuno, sindaco in testa, batta ciglio?” chiede Igor Gelarda, capogruppo del Caroccio in consiglio comunale a Palermo dopo l’annuncio dell’Amat, l’azienda di trasporto pubblico cittadino, di possibili disagi in vista per chi viaggia in autobus e tram nei giorni a ridosso delle Europee. “L’assenza dei dipendenti comporterà – spiegano dall’azienda – la cancellazione di numerose corse del servizio di linea urbano bus e tram nei giorni 25, 26 e 27 maggio, e non sarà possibile garantire un idoneo e regolare servizio di trasporto. Ulteriori disagi, anche se di minore entità nei giorni successivi, sino al 31 maggio, per il recupero del riposo settimanale del personale impegnato ai seggi”. “È sconfortante che il sindaco Orlando non sia intervenuto con il buonsenso che ogni primo cittadino che si rispetti dovrebbe avere – dice Gelarda – per fare in modo che il diritto dei dipendenti dell’Amat di fare i rappresentanti di lista non provocasse una Via Crucis dei trasporti in città, calpestando di fatto l’altrettando sacrosanto diritto dei palermitani che pagano le tasse di usufruire di autobus e tram”.

Anche a Napoli dovranno fare a meno di molte linee di bus a causa delle assenze contemporanee di un centinaio di dipendenti dell’Anm, l’azienda di trasporto pubblico del Comune, impegnati a vario titolo nella tornata elettorale, soprattutto come rappresentanti di lista. L’Anm si scusa con i cittadini e annuncia che da oggi, sabato, fino a lunedì, sarà costretta a sospendere l’esercizio di venti linee. Spiega Nicola Pascale, amministratore unico dell’azienda: “Il contratto dei nostri dipendenti spiega – è diverso da quello dei lavoratori delle Ferrovie dello Stato cui, ad esempio, è vietato svolgere attività di rappresentanti di lista in occasione delle elezioni europee. Purtroppo questo si riverbera in un disagio davvero pesante. Abbiamo chiesto al governo, attraverso l’associazione di categoria Asstra, di modificare la legge che regola il contratto degli autisti del tpl, equiparando le regole per mettere in condizione le aziende di servizio pubblico di non trovarsi in situazioni del genere. All’impegno dei 100 lavoratori che hanno deciso di andare a fare i rappresentanti di lista per le elezioni europee nel prossimo fine settimana – spiega Pascale – si aggiungeranno ulteriori disservizi nelle giornate di martedì 28 e mercoledì 29 maggio poiché per legge, ai 100 lavoratori vanno garantiti i riposi compensativi. Non ci resta che scusarci con i cittadini napoletani, nonostante questo disservizio in nessun modo sia dipeso dall’azienda, ma da una norma che non tiene conto dell’impatto pesantissimo che si produce sui servizi ai cittadini”.

Le imminenti elezioni avranno ripercussioni anche sul trasporto pubblico torinese. Quasi mille dipendenti Gtt (Gruppo torinese trasporti) saranno impegnati ai seggi, con conseguente riduzione del servizio del 15%, come in estate. “Da sabato 25 a lunedì 27 maggio – spiega la nota – quasi 1.000 dipendenti saranno impegnati ogni giorno ai seggi. Alcuni colleghi sono chiamati a un importante impegno per la collettività come presidenti e scrutatori, la gran parte come rappresentati di lista (più del 96%), impegno anch’esso tutelato dalla legge. In considerazione della rilevanza delle assenze si modificherà l’orario programmato – spiega ancora Gtt – con inevitabili disagi soprattutto nella giornata di lunedì”. L’azienda stima “un costo complessivo di 800mila in un momento in cui ogni risorsa è preziosa. Abbiamo ritenuto opportuno fornire un quadro della situazione in modo tale che ognuno abbia gli elementi per ragionare e scegliere consapevolmente, partendo dal presupposto che il diritto alla partecipazione ai seggi e quello alla mobilità sono entrambi importanti”.

 

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