Siete davvero convinti che Salvini farà il botto alle Europee?
A vedere gli ultimi giorni non sembra. Regna, da quelle parti, una grande confusione. La pulizia tanto annunciata da Salvini e la scelta della classe dirigente, in grado di traghettare la Lega Nord verso altri lidi, si è rivelata un bluff. È stata una pura operazione di marketing, mentre il sottobosco rimaneva quello.
D’altronde, Salvini è figlio di quel sistema.

Dov’è la cultura del rispetto della legge, che lui tanto millanta? Nel frattempo, ha preferito salvarsi grazie alla negazione dell’autorizzazione a procedere. Ha compreso che il perseguimento di un preminente interesse pubblico non coincide con le chiacchiere da bar.

Poi la tegola del caso Siri dimostra che l’essere arrivati dal 3% ad una cifra doppia è figlia di un’operazione di sistema. Un partito che era già sistema si imbriglia ancora di più con quest’ultimo. Ne consegue che al primo posto ci sono gli interessi di pochi, mentre i tanti servono soltanto nelle piazze e forse nelle urne per accrescere il consenso. Perché le difficoltà rimangono sempre tutte lì, senza un briciolo di visione.

Ne è dimostrazione la manifestazione di Piazza Duomo: un ministro degli Interni stanco, impaurito ed impacciato. Che tiene in mano il rosario, mentre cerca di impedire lo sbarco della Sea Watch. Come l’alunno che non ha fatto i compiti e si affida alla Madonna, in cerca di qualche buon consiglio. Peccato che sulla sua strada Salvini abbia incontrato un Uomo come Papa Francesco: non gli è riuscito neanche questo ennesimo giochino ad effetto, dopo il Vinci Salvini.

Ieri sera l’ennesimo schiaffo in diretta da Massimo Giletti. Non curante degli errori commessi negli ultimi mesi, ha tentato fino all’ultimo di tenere in ostaggio dei migranti fuori dal porto di Lampedusa. Si accorge in diretta di essere stato scavalcato e i migranti vengono fatti sbarcare. E nuovamente torna a prendersela con tutti: con gli alleati di governo, con il procuratore di Agrigento. Ma dovrebbe forse prendersela con se stesso, perché bisogna scegliere ad un certo punto se fare il ministro o il commentatore in prima serata.

Salvini passerà alla cronaca politica come il ministro del Rosario, che tenta all’ultimo di recuperare i voti del cattolici attaccando il Papa.

Per la legge del contrappasso: caro Salvini, se vuoi fare il Papa, presentati al conclave e fatti eleggere.

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