Come annunciato, il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo tre ore di discussione il dl crescita con la formula “salvo intese”, già usata per il dl Genova e lo sblocca cantieri, e che consente al governo di ritoccare il testo anche dopo il via libera.  È ancora impasse nel governo invece sui rimborsi ai risparmiatori truffati, da settimane al centro di un braccio di ferro tra le forze di maggioranza e il ministro dell’Economia Giovanni Tria. La questione è stata liquidata in soli 20 minuti, secondo quanto riferisce l’Adnkronos, e sarà ridiscussa infatti in un nuovo Cdm previsto per martedì 9 aprile. Cruciale è stato l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha fatto da mediatore tra il vicepremier Lugi Di Maio e Tria, evitando che nel dl crescita entrassero alcuni “paletti” sui truffati fissati da Tria e invisi al M5S e accordandosi per un rinvio della questione a dopo un nuovo incontro con le associazioni dei risparmiatori truffati, che incontrerà lunedì assieme a Di Maio.

Non c’è ancora accordo quindi tra il ministro Tria e il vicepremier M5s Luigi di Maio, anche se fonti del Movimento fanno sapere che “ha vinto la linea Di Maio sul risarcimento dei risparmiatori truffati“, spiegando che nel decreto crescita non sono entrate le norme volute inizialmente da Tria e che avrebbero modificato gli accordi assunti con le associazioni di risparmiatori. “Nessuna norma può essere inserita senza accordo delle associazioni”, ha detto Di Maio in Cdm.”Non è in discussione il ruolo di alcun ministro, tanto meno quello dell’economia”, ha aggiunto al termine del vertice sottolineando che “siamo una squadra”. Video di Alberto Sofia

Ma anche il ministro dell’Economia tiene il punto. Serve una nuova norma che fornisca uno “scudo” ai funzionari del Mef contro possibili ricorsi alla Corte Conti, indicando Consap come ente erogatore dei risarcimenti. E poi un doppio binario per i risarcimenti: con una corsia preferenziale con Isee inferiore ai 35mila euro e patrimonio inferiore ai 100mila euro, e controlli arbitrali su quelli di entità superiore. La Lega, rappresentata da Giancarlo Giorgetti in Cdm, invita a tenere conto del rischio di procedura Ue: i risparmiatori rischiano di dover restituire quanto percepito.  “Ministro, i fondi sono stati stanziati a gennaio, così si rischia di slittare a giugno e sarebbe inaccettabile. Capisco i suoi timori, ma bisogna procedere coi decreti attuativi senza perdere altro tempo”, ha aggiunto, chiedendo un’accelerazione sulla questione, che ha alzato il livello di scontro tra via XX settembre da un lato, Di Maio e Salvini dall’altra, quest’ultimo oggi assente in Cdm perché impegnato a Parigi per i lavori del G7 Interni.

Nodi ancora da sciogliere anche sul dl crescita – Anche sul testo del decreto sulla crescita c’è ancora da lavorare e infatti passa “salvo intese”: il dl rischia di ingrossarsi fino a contenere oltre 50 (c’è chi dice 80) articoli ma fonti governative dicono che così rischia di non passare il vaglio del Colle e quindi servirà un supplemento di esame. Dentro c’è la norma su Alitalia voluta dal ministero guidato da Di Maio per convertire il prestito ponte di Alitalia in equity e consentire eventualmente allo Stato di entrare nella newco. E potrebbe esserci anche una norma sull’Ilva. Il premier annuncia che è in dirittura d’arrivo anche il decreto sblocca cantieri approvato salvo intese in Cdm due settimane fa: dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale in due o tre giorni. Ma in serata il testo non risulta giunto al Quirinale.

Il premier Conte:  “Soddisfatto, lunedì incontro con associazioni risparmiatori” – “Esprimo soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio dei ministri, del decreto crescita. Le misure contenute in questo provvedimento, che abbiamo fortemente voluto, contribuiranno alla ripresa del Paese, favorendo una crescita più robusta grazie al sostegno alle imprese, al lavoro e alle attività produttive”, ha detto in una nota il premier Conte. “Lunedì incontrerò le associazioni dei risparmiatori vittime delle crisi bancarie: un passaggio che riteniamo importante per confrontarci con le persone direttamente coinvolte e dal quale auspichiamo di trarre il decisivo contributo che ci consentirà di definire i passaggi tecnici conclusivi al fine di pervenire alla migliore soluzione utile a rimborsare tutti i risparmiatori coinvolti”, ha concluso.

Di Maio: “Dl crescita avrà impatto positivo su Pil” – “Sono molto contento che oggi il cdm abbia approvato questo provvedimento per la crescita; il decreto avrà un impatto positivo sul nostro Pil, ma soprattutto aiuterà le imprese”, ha commentato ancora Di Maio, a margine del Cdm. Il provvedimento, ricorda il ministro, contiene misure per il made in Italy, aumenta al 60% lo sconto Imu per i capannoni, contiene un fondo di garanzia anche per le aziende di medie dimensioni (fino a 2 milioni). Inoltre c’è una norma per il rientro cervelli: ”daremo sgravi fiscali ai ricercatori, alle menti che stanno all’estero e vogliono tornare in Italia”.

Fonti Lega: “Governo cambi passo” –Troppi no e troppa lentezza. Serve un cambio di passo. La Lega vuole più concretezza. Ci aspettiamo risposte serie e reali per i risparmiatori (lunedì deve arrivare lo sblocco agli indennizzi per i truffati) ma basta bloccare il paese con i no”. E’ la linea che trapela da fonti della Lega al termine del Cdm. “Devono partire cantieri, opere, flat tax, bisogna togliere la burocrazia inutile, riformare il codice degli appalti, fare la riforma della giustizia per avere tempi certi. Alle parole ora devono seguire i fatti”.

La norma su Alitalia –  La norma su Alitalia contenuta nel dl crescita, secondo quanto si apprende, consente di convertire una parte del prestito ponte di 900 milioni concesso dallo Stato alla compagnia nel maggio 2017 in equity. Questo permetterebbe al Tesoro di entrare eventualmente nella newco per la nuova Alitalia con una quota che, nelle ipotesi finora indicate, potrebbe essere al 15%.  “Entra nel decreto la norma Alitalia, che significa che come avevo promesso il governo potrà rilevare quote di Alitalia”, ha spiegato il leader M5S Di Maio lasciando Palazzo Chigi.Con la norma introdotta nel dl, in pratica, il governo potrà convertire una parte del prestito ponte da 900 milioni in equity.  Intanto è ufficiale la proroga fino al 30 aprile per Fs per presentare l’offerta vincolante per l’ex compagnia di bandiera. Secondo quanto si apprende, la nuova data (la vecchia scadenza era il 31 marzo) è stata comunicata dalla triade dei commissari straordinari all’ad di Fs, Gianfranco Battisti, sentito il Ministero competente, ovvero il Mise.

Approvati anche ddl dissesto e ddl salvamare – Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare anche il disegno di legge “Cantiere ambiente”. “È la risposta corposa, strutturata, sostanziale al dissesto idrogeologico – ha spiegato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. Vuole razionalizzare la normativa vigente mentre vi sono numerose disposizioni frammentate e disarticolate in decreti legge e leggi ordinarie. C’è un oggettivo ritardo nella progettazione delle regioni, abbiamo un tasso medio di spesa del 7%, in questi mesi ci siamo confrontati”. Approvato anche il disegno di legge Salvamare per la lotta all’inquinamento dei mari, che prevede, tra le varie cose, che i pescatori portino a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti. “Ce l’abbiamo fatta, è iniziata la guerra alla plastica. Siamo solo al primo passo ma fondamentale”, ha commentato Costa.

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