C’è anche il disegno di legge Cantiere ambiente tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri di giovedì 4 marzo. “E’ la risposta corposa, strutturata, sostanziale al dissesto idrogeologico“, ha commentato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Vuole razionalizzare la normativa vigente mentre vi sono numerose disposizioni frammentate e disarticolate in decreti legge e leggi ordinarie. C’è un oggettivo ritardo nella progettazione delle regioni, abbiamo un tasso medio di spesa del 7%, in questi mesi ci siamo confrontati”, ha spiegato.

Il disegno di legge realizza gli obiettivi indicati dal DPCM del 20 febbraio 2019, il Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico “Proteggi Italia”. “Il Ministero dell’Ambiente – spiega una nota – è ora al centro della progettazione e realizzazione delle opere come un hub che si interfaccia con le regioni e le altre istituzioni competenti”. “Vogliamo semplificare – aggiunge – la procedura per la definizione e il finanziamento degli interventi, riducendo i tempi di esame delle proposte d’azione da parte dei commissari di governo e anticipando alla fase di programmazione degli interventi tutti i pareri e i visti previsti per legge. Entro 60 giorni verranno definiti i cantieri da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari”.

Il ddl, che passa ora alla Conferenza Stato Regioni per l’approvazione definitiva, si propone di aumentare le risorse disponibili per i commissari di governo (i presidenti delle regioni) a partire dalla progettazione degli interventi così da superare le principali criticità degli ultimi anni. Un totale di oltre 6,5 miliardi di euro per la prevenzione del rischio e la messa in sicurezza del territorio. Cambiano anche le priorità dei progetti. Finora venivano privilegiati i progetti siti dove c’è una maggiore densità abitativa, e restavano fuori da questa scala di priorità i piccoli centri abitati. Ora questo non sarà più possibile.

Nasce poi la figura del green manager: colui che presso la pubblica amministrazione è il referente dell’implementazione ambientale così come i Nos, i nuclei di supporto operativo, figure tecniche che vengono attivate su richiesta delle regioni. Presso il ministero viene creata una struttura tecnica operativa che, in coordinamento con la cabina di regia di Palazzo Chigi, assiste la fase progettuale e cammina al fianco dei Commissari. “Arrivano nuove modalità di erogazione dei finanziamenti con il passaggio dal sistema del rimborso a quello degli acconti garantiti, con semplificazione e riduzione dei trasferimenti – spiega il ministro Costa – Per cui si provvede all’immediato pagamento del 30% dell’importo indicato, mentre le tranche successive verranno corrisposte in relazione allo stato di avanzamento dei lavori. Il più grande cantiere del Paese è pronto a partire”.

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