“Al fine di tutelare il benessere psicofisico degli studenti, i docenti dovranno rilevarne quotidianamente per iscritto, su apposito modulo, allegato le uscite e i rientri per recarsi ai servizi igienici. Il modulo dovrà essere consegnato in segreteria al termine delle lezioni”. A scrivere queste tre righe di ordine di servizio diretto a tutti i docenti dell’istituto statale “Confalonieri” di Milano è la dirigente Luisa Martiniello. Il provvedimento arriva dopo mesi di proteste da parte dei genitori per la mancanza d’igiene nei bagni degli alunni. La direttiva, pubblicata sul sito della scuola, tuttavia non è piaciuta proprio alle mamme e ai papà che hanno preso carta e penna e hanno diffidato gli insegnanti dall’applicazione: “Apprendiamo dalla circolare 125 pubblicata sulla bacheca del sito della scuola che è stato emesso un ordine di servizio che riguarda la rilevazione quotidiana per iscritto su appositi moduli di tutte le entrate e uscite dai servizi igienici dei bambini. Riteniamo che tale rilevazione di un dato sensibile del minore violi le normative di privacy e Gdpr, non avendo noi ricevuto alcuna richiesta di consenso e non essendo specificato in alcun modo il legittimo interesse alla raccolta né le modalità di trattamento, accesso e conservazione di tali dati. Vi diffidiamo per tanto dal procedere a tale rilevazione per le/i nostre/i figlie/i. Diversamente provvederemo a opportuna segnalazione al garante della privacy”.

A battersi in primis contro l’ordine di servizio della dirigente è proprio la presidente del consiglio d’istituto Elisabetta d’Alfonso che spiega: “I genitori hanno appreso della circolare direttamente dal sito della scuola, non c’è stata alcuna comunicazione negli organi collegiali. Siamo di fronte ad un provvedimento che riguarda dati sensibili e che non è nemmeno normato dal regolamento d’istituto. E’ stata una decisione autonoma. In occasione della giornata dei diritti dell’infanzia avevamo già fatto una manifestazione per il diritto allo studio in un ambiente pulito, anche in quel caso la dirigente si era difesa dicendo che avrebbe migliorato la situazione ma non è successo nulla. Ancora oggi molti genitori si lamentano dello stato attuale dei bagni che sono in una condizione assurda, con odori sgradevoli”. La presidente si pone degli interrogativi: “Questa circolare è una rappresaglia nei confronti dei genitori? Dei ragazzi? E’ un atto punitivo nei confronti dei docenti?”.

Pronta la risposta della preside: “Non voglio punire i bambini, ne fare schedature o violare la privacy. A me non interessa sapere quante volte va in bagno il bambino ma sapere che è riuscito ad andare in bagno senza problemi”. La professoressa Martiniello non si stupisce nemmeno del polverone che si è sollevato attorno al suo ordine di servizio: “La mia circolare ha creato scalpore e ottenuto il risultato che aspettavo. Il 3 aprile si terrà un tavolo di confronto tra l’assessorato competente, il presidente del municipio nove, i genitori che stanno protestando e l’ufficio tecnico del Comune di Milano. Da settembre i genitori si lamentano delle condizioni dei bagni chiedendo collaboratori scolastici in più, toilette profumate, controlli. Purtroppo i loro desiderata non possono essere accolti. Sono arrivati al punto di dirmi che i bambini non vanno più in bagno a causa dell’odore e della sporcizia. Bene, con questo ordine di servizio a me interessava capire dove e come intervenire. Nulla di più”.

Articolo Precedente

Global Teacher Prize 2019, il miglior professore al mondo è africano e in Kenya ha fatto l’impossibile

next
Articolo Successivo

Phi, il mistero della lettera che si trova dappertutto

next