La regione Basilicata ha deciso. L’impianto eolico verrà realizzato. Proprio a ridosso del faggeto di Moliterno, nella provincia di Potenza, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Angri-Lagonagrese. La determinazione dirigenziale n. 999 del 12 ottobre 2018 pone termine a una questione che si trascinava da anni. Con l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata dall’ufficio Urbanistica e pianificazione territoriale del dipartimento Ambiente ed energia, la società Strategic Energy Reusorces può iniziare i lavori dell’“impianto mini eolico della potenza complessiva di 420 kW e opere di rete per la connessione”.

Insomma tutto in regola. I permessi ci sono, compreso quello della Sovrintendenza, come sostengono dall’ufficio Urbanistica e pianificazione territoriale della Regione. Tutto in regola, nonostante il contesto ambientale sia di notevole interesse naturalistico. Al punto che il faggeto, in prossimità del quale sarà realizzato l’impianto, risulta inserito nella Rete Natura 2000, cioè il principale strumento della politica dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità. Infatti ne sono elementi costitutivi “una notevole varietà di tipologie vegetazionali, tra cui un lembo di fustaia di faggio e cerro di notevole bellezza ed esuberanza vegetativa, relitto delle secolari formazioni d’alto fusto risparmiate dai tagli che, tra il XIX e il XX secolo, hanno fortemente ridotto le superfici forestali della Basilicata. Sono ancora presenti all’interno del bosco esemplari di faggio che sfiorano i 30 metri di altezza ed un metro di diametro”, si legge nella descrizione del sito riportata nel portale della Regione.

Non solo. Il faggeto è anche uno dei Siti di interesse comunitario della Basilicata, cioè una delle località di rilevante interesse ambientale in ambito Cee riferiti alla regione biogeografica mediterranea. Non basta. Già nel 1979 veniva segnalato nel Censimento dei biotipi di rilevante interesse vegetazionale meritevoli di conservazione in Italia. Sarebbe dovuto bastare questo “contesto” per dissuadere le autorità competenti dal rilasciare le diverse autorizzazioni. Non è accaduto. Per questo motivo la Basilicata ospiterà un nuovo impianto eolico. Ancora più energia, sempre meno paesaggio.

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