L’analisi costi-benefici del Terzo Valico dei Giovi è stata completata. Danilo Toninelli lo annuncia durante il question time alla Camera, spiegando che verrà pubblicata insieme all’analisi tecnico-giuridica, al vaglio dell’Avvocatura dello Stato. Il futuro di una delle grandi opere più avversate dal M5s è quindi quasi formalmente deciso, anche se non si conosce ancora quale sarà: gli esperti voluti dal ministero delle Infrastrutture hanno le bocche cucite e non parlano di quanto scritto nella relazione inviata al Mit.

Di certo, Toninelli spiega in aula che “le valutazioni in corso non hanno l’obiettivo di fermare l’opera, quanto quello di giudicarne la convenienza”. E ha poi specificato che per le opere che sono in “fase avanzata” di realizzazione, la decisione “non potrà non tenere conto di tutti i vincoli normativi, dello stato di avanzamento dei lavori e degli interessi coinvolti” compresi “quelli occupazionali che senz’altro meritano la massima attenzione”.

Secondo quanto apprende Ilfattoquotidiano.it, il parere sul Terzo Valico è sulla scrivania di Toninelli “da settimane”, mentre è giunta solo da pochi giorni la parte giuridica che, come spiegato dal ministro, è ora “al vaglio dell’Avvocatura di Stato”. Dal ministero si augurano una risposta in tempi rapidi, già in settimana. Il lavoro, come tutti quelli legati alle grandi opere, è infatti composto da due parti: l’analisi costi-benefici ha fatto un sunto sulla bontà o meno degli investimenti, mentre la parte tecnico-giuridica valuta le questioni relative a possibili sanzioni, ricorsi, lucro cessante e costo insorgente in caso di stop ai lavori. Le due parti verranno valutate e “pesate” dal ministero e si troverà una sintesi politica.

Quella relativa al Terzo Valico è la prima analisi costi-benefici conclusa. Nelle prossime settimane, sarà terminata anche quella relativa all’Alta velocità Torino-Lione. Al Mit sono state inviate alcune versioni intermedie e – si spiega in ambienti vicini al gruppo di lavoro – quella definitiva sarà “ottimisticamente pronta entro Natale“. In tempo con quanto richiesto dalla Francia negli scorsi giorni: la ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, ha infatti consigliato al governo di decidere “rapidamente”, nello specifico “entro inizio 2019”, qual è la sua posizione sulla Tav. Altrimenti i lavori della linea ad alta velocità Torino-Lione “saranno fermati”.

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