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Ultimo aggiornamento: 13:43 del 10 Luglio 2017

All’esame canta Bob Dylan per l’amico morto, Alessandro commuove la commissione. La Preside: “Questa è maturità”

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“Quando ho saputo che Alessandro aveva iniziato l’esame di maturità cantando “Knockin on heaven’s door” di Bob Dylan in memoria del suo compagno scomparso sono andata in commissione e ho trovato tutta la classe in religioso silenzio con appeso davanti ai professori uno striscione con scritto “Su qualunque strada e in qualunque cielo, comunque vada non ci perderemo mai”. Questa è maturità. A volte come scuola lo dimentichiamo, siamo spesso preoccupati dal programma ma basterebbe fermarsi un momento ad ascoltare questi ragazzi per scoprire cosa hanno dentro”.

È ancora emozionata Maria Rosa Cascio, la dirigente dell’istituto professionale “Corbino” di Contursi Terme nel raccontare questa storia che ha fatto il giro del web. Un esame di Stato inusuale, diverso. Il protagonista è Alessandro Carbone, un giovane della scuola che ha scelto di fare la sua tesina sulla figura di Dylan, da poco insignito del Premio Nobel. Ma prima di cominciare a parlare si sono fermati tutti. Alessandro seduto davanti ai commissari ha suonato “Bussando alle porte del paradiso” dedicando la canzone a Valentino, l’amico del cuore morto in un tragico incidente stradale quattro anni fa. Minuti struggenti, emozionanti anche per i professori che avevano il compito di esaminare il giovane. Anzi, una di loro, ha ripreso la performance dello studente e l’ha condivisa su Facebook rendendo il video virale. Soddisfatta anche la preside che non ha trattenuto l’emozione: “Sono stata in commissione a complimentarmi con i ragazzi per la maturità che hanno dimostrato. Questa è la dimostrazione che si può credere ancora nella scuola: i ragazzi ci danno la forza di continuare in questo lavoro che è sempre più difficile. Alessandro è un ragazzo che grazie alla musica ha avuto successo anche in altre discipline. Sono entusiasta ed orgogliosa di lui che è stato capace di esprimere la sua autostima. La scelta che ha fatto ci ha lasciato tutti commossi”.

Un plauso anche a chi ha permesso un esame così inusuale: “Non capita tutti i giorni di trovare una commissione – spiega la preside – disposta ad accogliere una performance atipica. L’esame di Stato deve essere impostato in maniera tale da far uscire la maturità, non è un colloquio a comparti stagni per ogni disciplina ma inter disciplinare. Di là delle competenze c’è una maturità che supera, diventa un compito di realtà”. Un bel ricordo per Valentino: “Quell’incidente è successo il primo anno che dirigevo questa scuola. Lo striscione è stato preparato da tutta la classe. Ho trovato tutti i ragazzi insieme commossi con in mano una maglietta con la foto di Valentino e anch’io ho pianto con loro”.

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