Ma se da un lato del grande podio si mostrava orgoglio e fierezza, a meno di due metri di distanza prendevano posto, uno di fianco all’altro, tutti gli sconfitti del gotha democratico. Barack Obama è sembrato il meno “sofferente”, forse perché il suo l’ha fatto e non ha altro da chiedere alla politica a stelle e strisce. Ha chiacchierato e scherzato con il suo successore, un uomo che per anni ha portato avanti una campagna sul certificato di nascita dell’ormai ex presidente, che secondo il tycoon newyorkese non sarebbe nato sul suolo americano (salvo voi fare retromarcia e ammettere di aver detto una sciocchezza). Ma per sentire davvero gli umori di chi faceva buon viso a cattivo gioco, il volto da tenere d’occhio era quello di Michelle Obama, forse la personalità più popolare d’America in questo periodo, spontanea e genuina fino all’ultimo secondo, che poche ore prima della cerimonia in Capitol Hill aveva divertito fotografi e social network con l’espressione sconcertata offerta agli obiettivi quando Donald e Melania Trump erano arrivati alla Casa Bianca con un pacchetto Tiffany destinato alla First Lady. Roba da parenti ricchi ma dotati di poca classe che, invitati a sorpresa al grande ballo, provano a impressionare con un gesto esagerato e inopportuno.

President Donald Trump and former president Barack Obama exchange words at the U.S. Capitol with First Lady Melania Trump and Michelle Obama in Washington, DC., U.S., January 20, 2017. In today's inauguration ceremony Donald J. Trump becomes the 45th president of the United States. REUTERS/Rob Carr/Pool

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